GIUSEPPE COZZOLINO, docente di cinema, scrittore, saggista, sceneggiatore e co-curatore di Noir Factory Laboratorio di Cinema & Fiction, realizzata in sinergia con la Scuola di Cinema di Napoli.
sarà presente il 30 novembre a Paura sotto la pelle 2° Edizione, in duplice ruolo: la mattina, alle 10.00 in Aula Guglielmi presso il Dipartimento di Filologia in Via Zamboni 32, in qualità di docente del laboratorio di scrittura della tensione per il cinema, la tv e il web con il grande critico Valerio Caprara, e il pomeriggio, alle 14.30 in Aula Forti, come moderatore della sessione dedicata a La paura nelle immagini.
Giovanni Modica, critico cinematografico specializzato nella filmografia italiana della paura e co-organizzatore della rassegna, gli ha rivolto per noi alcune domande, un piccolo saggio per i lettori di MilanoNera degli innumerevoli spunti che scaturiranno dalla sua presenza.
Che cos’è la paura, o la SUA paura?
E come si fa a rispondere a una domanda del genere? Hai un blocco notes di un migliaio di pagine? La paura è una di quelle emozioni universali che non vorremmo mai provare, ma che spesso ci consente la sopravvivenza nei frangenti più difficili e complicati del nostro percorso esistenziale. Ci arriva addosso come un treno e distrugge in un attimo le nostre certezze e punti di riferimento. Non ci piace provarla eppure godiamo nel sentirla descrivere in un racconto o in un film.
La paura nelle varie forme d’arte può essere considerata catartica? E se sì, lo è più per il fruitore o per l’autore?
Per entrambi, senza ombra di dubbio. Spesso, chi sceglie di scrivere o girare storie di paura intende far emergere i demoni sepolti nel proprio inconscio (King o Argento lo hanno detto più volte) ed esibirli a un pubblico che sia più vasto possibile (meglio se pagante). Il processo di condivisione è indubbiamente terapeutico e rassicurante.
Che cosa manca ai cineasti italiani di oggi per essere riconoscibili come maestri della paura a livello internazionale, come è accaduto invece ai tempi di Bava, Fulci e Argento?
In Italia ci sono comunque registi molto interessanti (Manetti Bros, Gabriele Mainetti, Matteo Garrone) che, più o meno esplicitamente, hanno trattato il tema della paura e del fantastico nelle loro pellicole. Manca qualcuno che intenda trattare l’argomento in modo continuativo e coerente, come i grandi registi citati nella domanda.
Ringraziamo Giuseppe Cozzolino per questa anticipazione e lo aspettiamo il 30 novembre a Bologna, dalle 10.00 alle 18.30.
GIUSEPPE COZZOLINO ha studiato presso l’Università Federico II di Napoli.
Scrittore e giornalista, è specializzato in cinema, fumetti e narrativa pulp. Ha scritto di questi argomenti su numerose riviste specializzate (L’Eternauta; L’Altro Regno; Play Magazine; Amarcord, La Rivista del Cinematografo, M-La Rivista del Mistero) e quotidiani locali e nazionali (“Il Tempo”, “Roma”, “Il Mattino”) e sulle pagine Cultura e Spettacoli de “Il Mattino” di Napoli. È autore, con Carmine Treanni, di Cult Tv – L’universo dei telefilm (Falsopiano, 2000) e Planet Serial – i telefilm che hanno fatto la storia della TV (Aracne, 2004).
Ha insegnato – come assistente di Valerio Caprara e Docente a Contratto – presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” (Cattedra di Analisi dell’Opera Multimediale) e presso “l’Istituto Suor Orsola Benincasa” (Storia della New Hollywood), ed è fondatore dell’Associazione/Network “MONDO CULT” dedito alla promozione del giallo, del thriller e dell’horror fra letteratura, cinema e fumetti.
Attualmente, ricopre il ruolo di co-curatore (con Valerio Caprara) di NOIR FACTORY – Laboratorio di Cinema & Fiction – con la partecipazione di affermati scrittori, registi, attori del genere “crime” e “mystery” – realizzato in sinergia con Scuola di Cinema di Napoli.
E’ presidente presso Cult Zone: il Meglio dei Fanta-Telefilm e sceneggiatore presso ARGOS 7: Super Eroe Made in Italy. E’ anche scrittore.
