Il segreto di Ortelia



andrea vitali
Il segreto di Ortelia
garzanti
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Dedicato all’amatissimo figlio Domenico, detto Lupo, in libreria dal 15 marzo scorso, è stato ripubblicato “Il segreto di Ortelia” nell’imminenza dell’uscita del film omonimo diretto da Alberto Rondalli.
Già pubblicato nel 2001, primo di 4 romanzi brevi della ormai introvabile raccolta “L’aria del lago” editore Nino Aragno, è stato riscritto modificando leggermente le frasi in modo da rendere più scorrevole la lettura.
Una divertente storia di paese, piena di intrighi e di suspense nell’attesa di conoscere il ben celato segreto che verrà svelato solo nelle ultime pagine, è ambientata tra il 1919 e il 1940 a Bellano con qualche incursione a Lecco.
I personaggi hanno caratteri tipici di lago, pratici, più portati per le piccole furbizie che per i sentimenti. Il matrimonio del protagonista Amleto non avviene per amore, l’interesse porta con sè la fregatura della dispareunia, pazienza, l’importante è avere appeso il cappello. Ortelia e Cirene sono i personaggi forti del racconto, sanno prendere in mano la situazione quando occorre e destreggiarsi benissimo da sole. Gli altri abitanti del paese vengono ironicamente descritti con i loro molti vizi e poche virtù. Gente semplice, che vive in un paese dove il parroco è una figura di riferimento importante alla quale ci si rivolge per qualsiasi impiccio. Nella seconda stesura vengono cambiati i nomi di alcuni personaggi minori, la benefica restauratrice del quadro sacro da vedova Fioravanti diventa vedova Morselletti, il parroco che celebra le nozze dei genitori di Ortelia don Paolo Boldoni diventa don Paolo Vitali. In ogni romanzo di Andrea Vitali c’è almeno un personaggio minore che porta il suo cognome, qui oltre al parroco lo porta anche il conciatore Cesarino Vitali, involontaria causa della vedovanza di Ortelia.
Andrea Vitali, un ragazzo di lago di 51 anni, disponibile e alla mano, infaticabile conferenziere, è riuscito a coronare il sogno che aveva da ragazzo di diventare giornalista e scrittore dopo aver conseguito la laurea in medicina alla Statale di Milano per volere paterno. L’esercizio della professione di medico di base nel paese dove è nato e cresciuto gli consente di venire a conoscenza delle storie private passate e presenti dei pazienti e degli altri abitanti del paese e di trarne spunto per la sua penna.
Viene spesso frettolosamente indicato come il successore di Piero Chiara. Anche se entrambi ambientano le storie sul proprio lago e utilizzano la lingua parlata e una ricercata onomastica dei propri personaggi, Piero Chiara rappresentava una realtà deformata mentre Vitali è più cronista ironico e osservatore distaccato. E’ riuscito a vincere quasi tutti i più importanti premi letterari quali il Premio Chiara, il Grinzane Cavour, il Bruno Gioffrè, il Dessì, il Montblanc e il Bancarella
Vale la pena di assistere a una presentazione dal vivo di Andrea Vitali, è sempre prodigo di divertenti aneddoti personali. A volte si fa accompagnare dall’attore italo-svizzero Antonio Ballerio, che legge i testi o dai Semisuite (ex Sulutumana) che cantano canzoni di lago.

ambretta sampietro

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