Ali d’argento – Camilla Läckberg



Camilla Läckberg
Ali d’argento
Marsilio
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Dopo La gabbia dorata, in Ali d’argento Camilla Läckberg  torna a raccontarci la rabbia e la vendetta di Faye. L’avevamo lasciata felice e realizzata: aveva raggiunto il suo sogno di libertà, indipendenza e vendetta. Con il marito in galera, Faye si è costruita una nuova vita in Italia con la figlia e la madre, lontana dal suo passato. Grazie ai profitti della Revenge, l’azienda che ha fondato con il sostegno di altre donne in cerca di riscatto,è ricca, serena, piena di nuovi progetti, e libera di vivere la propria vita come ha sempre sognato, libera di spingersi a esplorare sensazioni e rapporti mai provati prima. Libera di essere se stessa senza vincoli o imposizioni. La gabbia dorata è solo un ricordo. Improvvisamente però tutto sembra andare a rotoli: proprio mentre la Revenge sta per essere lanciata sul mercato americano, una serie di vendite di azioni la mette seriamente in pericolo. Di fronte al rischio di perdere ciò che ha ottenuto, Faye torna a Stoccolma e mettendo in gioco tutto, e non fermandosi davanti a nulla cercherà di salvare la sua famiglia e quello che ha costruito.
Ancora una volta Camilla Läckberg torna a parlare di donne forti e combattive che hanno costruito la loro forza lavorando sulle loro debolezze. Si parla di amicizia e solidarietà femminile, di “sorellanza”, di unione che fa la forza. e soprattutto di vendetta. In questo secondo romanzo con protagonista Faye, la Läckberg racconta anche il passato della sua protagonista, le dolorose vicende che l’hanno portata a essere quello che è, prima vittima e poi vendicatrice. Donne forti e risolute il cui punto debole però sono i sentimenti, che fanno a volte vacillare la sicurezza conquistata. Il messaggio dell’autrice  è forte e chiaro: ribellatevi, alzatevi e combattete per voi stesse, non siate succubi. Appoggiatevi ad altre donne, non sottomettetevi pensando di non avere altra scelta.
A questo punto però viene spontanea una considerazione: le donne del libro sono praticamente tutte molto belle, geniali nel loro lavoro e soprattutto ricchissime: molto facile vendicarsi e vincere con queste premesse. Purtroppo nella realtà non è così. Ovviamente gli tutti gli uomini descritti sono invece gretti e meschini, forti di una forza che invece vacilla al primo segnale di ribellione.
A parte questa mia piccola riflessione che nulla toglie all’efficacia del romanzo in quanto fiction, perchè come abbiamo detto la realtà è ben diversa,  Ali d’argento è l’ennesima riconferma di come la Läckberg sappia costruire dei thriller con meccanismi ben oliati e scorrevoli,  plot coinvolgenti  e, perché no, metterci anche una punta di  erotismo  mantenendo sempre un occhio ai temi di ‘attualità e al messaggio che vuole trasmettere alle sue lettrici.
Per meglio apprezzare la storia e l’evoluzione del personaggio è consigliabile, ma non necessario,  leggere prima La gabbia dorata.

Cristina Aicardi

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