Alzati e corri, direttora



Silvia Volpi
Alzati e corri, direttora
Mondadori
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Il fiuto di Elsa Guidi per i fatti di cronaca nera è impeccabile, unico nel suo genere; pochi hanno il suo entusiasmo e la sua grinta, molti vorrebbero essere come lei. È una donna sempre piena di energie ed entusiasmo; oltre a dirigere il quotidiano pisano La Piazza, a cui dedica buona parte del suo tempo, è madre di due figli adolescenti in preda alle prime delusioni amorose e agli sbalzi ormonali e moglie di Pierpi, uomo premuroso e gentile ma a volte troppo distratto. Come fa a gestire il tutto, qual è il suo segreto? Per iniziare bene la giornata, la signora Guidi ha un rituale: alle prime luci dell’alba indossa leggins, scarpe da ginnastica e felpa ed esce di casa per la sua corsetta mattutina, mettendo in moto prima il corpo e poi i pensieri. In questo modo riesce ad arrivare a lavoro pronta a spronare quanto basta i dipendenti con frasi e detti del tipo «Ora smetti di scantucciarmi lo scrimolo e vai a lavorare»; le piace stuzzicarli per tirare fuori il meglio di loro, il suo bel caratterino l’ha aiutata a portare avanti La Piazza con ottimi risultati e non ha nessuna intenzione di cambiare atteggiamento. «Fuori, amara e tosta come il caffè; dentro, bella e dolce come un frutto a primavera», la direttora è un uragano, una donna scoppiettante e ricca di sorprese, che conosce l’importanza, soprattutto nel suo mondo, del gioco di squadra: solo così è possibile battere sul tempo la concorrenza e accaparrarsi la notizia migliore e, di conseguenza, un’ottima percentuale di lettori.
Tutti devono rigare dritto e non fare scherzi, il suo bersaglio preferito è il cronista di nera Tommaso Morotti, detto il Moro, belloccio, sveglio e livornese doc che, nonostante sia da poco nel team della redazione, ha già creato abbastanza scompiglio a causa degli occhi neri come la pece e dei modi accattivanti. Elsa si diverte a punzecchiarlo, si aspetta molto da lui e ora deve dimostrare di meritare quel posto di cronista arrivando dritto al cuore del pubblico. La città di Pisa, infatti, è sconvolta proprio in quei giorni da un fatto molto strano: un elettricista del posto è precipitato dal terrazzo di una casa in centro. Inizialmente sembra possa trattarsi di un suicidio, ma per il Moro qualcosa non torna e, in una corsa contro il tempo, insieme all’aiuto della spumeggiante direttora, è intenzionato a scoprire a qualunque costo la vera storia di quell’uomo misterioso e stupire la sua determinata e stimata direttora. Chi era? Cosa ci faceva in quella casa dal momento in cui i proprietari erano fuori? In cosa era coinvolto? Solo rispondendo a queste domande riuscirà a scrivere l’articolo dell’anno.
Alzati e corri, direttora, libro d’esordio di Silvia Volpi, è un giallo brillante e unico nel suo genere: protagonisti non sono i classici detective o poliziotti occupati a trovare indizi, impronte e prove di ogni genere, ma protagonista è la redazione di una testata giornalistica intenzionata a scovare la verità, approfondire la storia degli interessati, analizzare moventi e vicende pubblicando la Notizia con la “n” maiuscola prima di tutti gli altri.
L’autrice racconta una storia divertente, efficace e in grado di catturare subito l’attenzione del lettore, perché, proprio come la sua Elsa, anche lei arriva dritta al cuore del pubblico con intelligenza e una buona dose di humour. Il risultato: un romanzo con protagonista una donna forte e tenace ma anche dolce e sensibile che, attraverso i suoi strani modi di fare e le sue battute, sa come strappare un piacevole sorriso.

Claudia Sermarini

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