Amok



Tullio Forgiarini
Amok
Camelozampa
Compralo su Compralo su Amazon

“Sulla violenza, la droga, la pornografia, sa già tutto. Gli fanno schifo i professori, con i loro programmi di recupero. Odia sua madre e i tizi che fanno la fila a casa sua.
Per fortuna almeno c’è Shirley. Shirley è superfica.
E Johnny. Johnny Chicago. Lui ha un’opinione su tutto ed è sempre lì, nella sua testa, a dirgli cosa deve fare. E dell’aiuto di Johnny ha sempre bisogno. Perché non vuole in nessun caso finire a Dräibuer. Ed è anche stufo di tutto il resto. Tranne che di Shirley, ovviamente. Anche se Shirley è abbastanza sfasata, ogni tanto.”
In libreria dal 9 maggio, AMOK, romanzo dello scrittore lussemburghese Tullio Forgiarini, si è già aggiudicato il Premio dell’Unione europea per la letteratura. A pubblicarlo, nella collana di narrativa per adulti I Trapezisti e all’interno del progetto Lettori oggi, cittadini domani, la casa editrice Camelozampa.
Quando mi è stato proposto di leggere AMOK confesso che ho avuto un attimo di esitazione; un libro sul mondo degli adolescenti… io che di solito (ormai solo più quando ne ho il tempo) mi occupo solitamente di thriller e noir…
Ma alla fine ho accettato e, devo dire, è stata un’ottima scelta.
AMOK infatti è un romanzo breve molto, molto particolare e gli adolescenti di cui parla sono tali quasi solo per l’età anagrafica (anche se spesso la loro fragilità di ragazzi affiora prepotente), ma hanno già avuto esperienze, quasi tutte dolorose, da adulti e vivono una velocissima parabola discendente che pare già segnata fin dalle prime pagine.
Il linguaggio è ovviamente crudo, i dialoghi essenziali, come sono quelli dei ragazzi “ai margini”, il contesto spesso di assoluto degrado.
Gli “adolescenti” (uso volutamente il virgolettato) e il loro mondo sono in questo libro esattamente agli antipodi di ciò che molti di noi immaginano (e vorrebbero che fosse…) e la loro storia non potrà che finire in un solo modo.
Romanzo insolito, realistico e crudo, ma anche tenero e commovente, scritto sempre in prima persona; un breve noir incalzante, intenso e tragico, vivamente raccomandato (anche) ai molti genitori che, per troppi motivi, fanno a meno di aprire gli occhi sulla vita “vera” dei propri figli.

Gian Luca Lamborizio

Potrebbero interessarti anche...