Sarah Flint – Amore di mamma



Sarah Flint
Sarah Flint
Newton Compton
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Il romanzo di Sarah Flint prende il via da una denuncia di scomparsa. Si tratta di una donna e il suo bambino, uno solo però. Sembra un caso semplice per il commissariato di Londra, indagando nella famiglia si scopre una storia di abusi e violenze domestiche, ma perché la donna svanisce nel nella con solo uno dei due figli. Se è una fuga volontaria da una vita di violenze, perché portarsi dietro solo un figlio e non l’altro? E se si tratta di un omicidio nato in un contesto familiare malsano, perché sacrificare un figlio solo? Ma senza un corpo, non si può parlare di omicidio. La detective Charlotte Stafford, caparbia, testarda, costantemente in ritardo, trasandata e disordinata ma con un forte intuito investigativo vuol scoprire a tutti i costi cosa sia successo, non vuol fermarsi alle apparenze fin troppo scontate, soprattutto quando scompare un’altra coppia, ancora una mamma e un figlio, sempre solo uno, l’altro non viene toccato. Supportata da una squadra nella quale non si sente solo collega, ma parte di una famiglia, con un capo che per lei è quasi un padre, spinta dal desiderio di sapere comincia una caccia all’uomo, scavando nella mente contorta di un probabile serial-killer, e ancora un’altra mamma e il suo bambino scompaiono. Mentre l’opinione pubblica comincia ad aver paura e il commissariato di Londra brancola nel buio, Sarah Flint ci porta dentro la mente perversa e sadica del serial-killer, che sceglie le vittime in modo razionale, dopo averle studiate, spiate, fa sue le loro abitudini quotidiane e colpisce: sono sempre donne, con più figli, ma solo uno viene rapito con la mamma, ci fa conoscere e comprendere un personaggio inquietante con un vissuto personale che ha lasciato un segno indelebile nella sua anima nera e che per il lettore è doloroso quanto un pugno allo stomaco.
Con un ritmo narrativo veloce e adrenalitico, il romanzo offre i punti di vista dei vari personaggi, intreccia tra loro varie storie, che scorrono indipendenti l’una dall’altra e lentamente si intrecciano, creando lo sfondo ideale sul quale sdrammatizzare l’angoscia e la sensazione claustrofobica che trasuda dalla trama principale. Accurato e dettagliato, con una scrittura fluida e mai noiosa, il romanzo tiene incollati fino alla fine, nella speranza di sentire ancora parlare della detective Charlotte Stafford. Un elogio ad un grande scrittore lo troviamo nella copertina, un impermeabile giallo e un palloncino rosso che richiamano scenari noti a molti lettori e che ci preparano, fin dalla prima immagine ad una lettura a tratti sconvolgente.

Lucia Cristiano

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