Atto finale



Harald Gilbers
Atto finale
Emons
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Il regime nazista vive i suoi ultimi giorni: l’ondata rossa dell’esercito sovietico avanza inarrestabile da oriente e raggiunge i quartieri periferici di Berlino, avvicinando il Reichstag e il bunker di Hitler. Nello scenario apocalittico e nero caratterizzato dagli edifici sventrati, dai crateri lungo le strade, dall’umanità misera e sconvolta dagli orrori della guerra, l’ex commissario di polizia Oppenheimer, vittima delle infami Leggi di Norimberga, incappa in una misteriosa valigetta che compare e scompare negli anfratti utilizzati dalla popolazione per sfuggire alla tempesta di bombe alleate.
Che cosa contiene questa valigetta? Custodisce segreti tanto importanti da privare la vita umana di qualsiasi valore residuo, in un contesto catastrofico dove una pallottola nel cervello è la più probabile eventualità di qualsiasi giornata. L’arrivo dei russi aggiunge un giocatore alla caccia disperata, e apre uno squarcio su uno dei drammi dimenticati del secondo conflitto mondiale: i milioni di donne stuprate dai soldati dell’Armata Rossa, bramosi di vendetta dopo l’ecatombe scatenata dai nazisti sul Fronte orientale con l’Operazione Barbarossa.
Nel vorticoso cambio delle bandiere, intanto che i tedeschi tagliano i baffi sul labbro superiore e cercano di cancellare ogni prova del collegamento con il regime crollato, gli ufficiali del NKVD, il sinistro precursore del celebre KGB, si accorgono delle particolari doti dell’ex commissario Oppenheimer. I nuovi padroni scoprono le sue innate capacità investigative, ne valutano l’utilità e lo mettono sulle tracce del disertore Grigoriev, un chuligan della peggior specie intenzionato a creare un impero criminale, nella Berlino della ricostruzione, utilizzando la forza dell’organizzazione malavitosa di cui è capo.
Come accade nella realtà quotidiana, gli incroci imponderabili della vita consegnano a Oppenheimer più di un motivo per individuare il truce Grigoriev e per mandare all’aria i suoi piani perversi. Sullo sfondo di ogni azione, quella che fu la capitale del più avanzato paese occidentale, ridotta a un mucchio di briciole dalla folle e diabolica ideologia rigurgitata sul Vecchio Continente dagli uomini del Partito Nazionalsocialista e seguita ciecamente, fino al bagno di sangue e all’olocausto di fuoco finale, da milioni di europei, tedeschi ma non solo.   

Thomas Melis

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