Audiolibri: intervista a Marcello Simoni – L’eredità dell’abate nero

611ODdJX4cL._SL500_Esce oggi l’audiolibro “L’eredità dell’abate nero – Secretum Saga” che segna il debutto di Marcello Simoni come voce narrante.
MilanoNera ha avuto il piacere di rivolgergli qualche domanda su questa nuova esperienza

Ascolti audiolibri? Se sì, quando?
A dire il vero sono un amante della carta, ascolto audiolibri per lo più durante le trasferte in macchina.

Avevi mai pensato che i tuoi libri sarebbero stati non solo letti, ma anche ascoltati?
Quando ho iniziato a scrivere non ci pensavo minimamente. Volevo scrivere e basta, dare forma alle mie storie e al mio immaginario. Ma confesso che la prima volta in cui ho ascoltato un mio romanzo letto dalla voce di qualcun altro mi sono commosso.

Stefano Pesce e  Giorgio Marchesi hanno letto i libri precedenti, ora invece “L’eredità dell’abate nero” avrà la tua voce. Cosa ti ha convinto a registrarlo personalmente?
Stefano e Giorgio sono, oltre che eccellenti attori, due magistrali lettori. L’interpretazione che offrono dei miei romanzi mi ha lusingato. Credo però che soltanto uno scrittore sappia infondere alla lettura dei suoi testi – a dispetto dei suoi difetti di pronuncia e dell’inesperienza in campo interpretativo – un ritmo particolare. Lo stesso, appunto, che l’ha guidato nell’atto creativo e meditato della scrittura.

Come ti sei preparato alla lettura?
Leggendo molto, ovviamente. Ad alta voce. Considerandomi un pessimo lettore, mi sono esercitato al massimo.

Quanto ti ha occupato la registrazione?
Quattro giorni di croce e delizia.

Quando scrivi, rileggi ad alta voce? Se sì, come cambia la lettura durante la registrazione?
Molto spesso. La musicalità delle parole e la fluidità delle frasi sono per me elementi essenziali in un romanzo. Ogni volta che mi rileggo, mi analizzo. Ecco perché la lettura ad alta voce può risultare ostica: la tentazione di fermarmi e meditare su quello che ho scritto, per perfezionare la forma, è sempre fortissima.

Registrando, ti sei accorto di qualcosa che prima non avevi notato?
Il mio accento emiliano.

Sono scoppiato a ridere quella volta che leggendo…
Be’, dopo quattro ore di lettura consecutiva, un rumore di stomaco può scappare…

Pensi che ripeterai l’esperienza?
Perché no? Confesso di essermi molto divertito. Prima però, aspettiamo il parere dei lettori-ascoltatori.

Immagina di poter avere l’audiolibro dei tuoi sogni. Che libro vorresti e letto da chi?
L’isola del tesoro. Letto da Luca Ward.

Grazie a Marcello Simoni per la disponibilità.

Cristina Aicardi

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