Barbara Frale – Cospirazione Medici



Barbara Frale
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Cospirazione Medici
Intrecci di amore e politica dietro alla congiura dei Pazzi.
Quali sono i moventi che stavano realmente dietro alla congiura dei Pazzi di Firenze, che è arrivata vicinissima a scalzare il potere mediceo sulla Signoria toscana? E perché invece di colpire prima Lorenzo de Medici, il capofamiglia ben saldo al comando della città, a perire per primo nell’attentato, crivellato senza scampo da coltellate, è stato il fratello cadetto Giuliano, giovane cavaliere e diplomatico, ben lontano dalle redini del potere tenute saldamente in mano dal fratello maggiore?
Sono queste le domande a cui mira a rispondere Barbara Frale nel suo romanzo storico “Cospirazione Medici”, guardando sotto una luce differente tutte le vicende che hanno portato a quel momento ed indagando a fondo sulla vita di Giuliano de Medici e di come le sue vicissitudini personali ed il suo ruolo di figlio cadetto hanno influenzato, o sono state utilizzate come pretesto, nelle decisioni politiche del fratello Lorenzo, che sono state la causa dello scatenarsi del malcontento che è culminato nel famoso attentato ai due ad opera della famiglia rivale dei Pazzi.
Il romanzo si apre sulla figura di Lorenzo, che, nel bel mezzo della sanguinosa e vendicativa epurazione che ha seguito l’attentato a cui è miracolosamente scampato, si interroga sul perché a perire per primo durante la funzione tenutasi nel Duomo di Firenze il 26 aprile del 1478 è stato il fratello minore, Giuliano, e non lui. Seguendo le parole di un misterioso prete riflette sulla sorte del fratello e sulle proprie colpe.
Da qui il romanzo si concentra sulla vita di Giuliano de Medici, il fratello cadetto, nel periodo precedente all’attentato, e alla suo dramma personale seguito all’improvvisa morte della donna amata: Simonetta Cattaneo, bellissima nobildonna fiorentina, ai tempi sposata con il mercante Marco Vespucci e musa del Botticelli.
Dopo un periodo di oscura depressione, seguita da diverse nottate brave, Giuliano, che nel frattempo nonostante la sua dedizione al ruolo di figlio cadetto, ha rinunciato a diverse proposte di matrimoni politici caldeggiati dal fratello nell’interesse del patrimonio mediceo e delle alleanze della potente famiglia di banchieri, ritrova le sembianze della sua amata in una lontana parente di lei, Semiramide Appiani, sorella del signore di Piombino, già promessa in sposa, però, a Franceschino della casata de’ Pazzi, famiglia divenuta da alleata ad aperta rivale dei Medici dopo aver strappato loro il ruolo di banchieri del Papa.
Che siano state le bravate amorose di Giuliano, che spalleggiato poi dal fratello Lorenzo per ragioni politiche ha sottratto la bella Semiramide e le miniere di Piombino alla casata rivale, con una legge fatta votare ad hoc per far perdere il patrimonio ereditario del giovane Franceschino, a scatenare la congiura?
Oppure le manovre politiche sfrontate di Lorenzo, che governava Firenze con il pugno di ferro e senza troppo badare alle apparenze di democrazia della repubblica fiorentina, che gli hanno fruttato diverse avversioni, oltre a preoccupare i governanti della altre signorie e italiane, spaventati dalle sue ambizioni,tra cui anche il Papa Sisto IV, sobillato dall’ambizioso nipote Girolamo Riario.
Non è un caso che le persone più vicine a Lorenzo, tra cui la madre Lucrezia Tornabuoni e l’amata moglie, Clarice Orsini, ricevano dei loro cari missive che le mettono in allarme e le spingono a cercare di mediare alla condotta spregiudicata dell’ambizioso quanto ostinato patriarca della famiglia Medici.

Diana Perazzolo

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