Arantza Portabales – Bellezza rossa



Arantza Portabales
Arantza Portabales
Solferino
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La bellezza rossa del titolo, come veniamo a scoprire scorrendo le pagine , è la bellezza del sangue, ciò che per taluni può essere orrido o disgustoso, riveste per le pittrici, alcune fra i protagonisti, di questo thriller un fascino speciale, magnetico ed inquietante.
Andiamo con ordine, il racconto inizia con la scoperta, raccapricciante e tragica, della morte, per mani assassine, della bellissima quindicenne Xiana Alen, rampolla di una delle più ricche e titolate famiglie galiziane, di Santiago, per essere precisi.
La morte assurda e orribile della ragazza è già di per sè una sciagura, ma ciò che la rende ancora più spaventosa è che i principali indiziati siano i membri della sua famiglia, comprendendo tra essi anche amici intimi.
Già basterebbe questo a rendere il romanzo, che di diritto si annovera nel genere definito hard boiled, claustrofobico; comunque ci si muova si finisce sempre in abitazioni, modeste o sontuose, in cliniche, in stanze afose dell’ufficio di polizia, ma si deve aggiungere anche che le abitazioni sembrano avere un proprio sentire, a volte sembra che vogliano raccontarci qualcosa.
E così in questa città, meta di uno dei pellegrinaggi più frequentati dai credenti cattolici e non solo, si snoda una vicenda a tinte forti, come il rosso sangue, che è uno dei protagonisti.
In uno stile asciutto, spesso veloce ed incalzante, l’autrice ci presenta i personaggi che mano a mano svelano il profondo sè; in una girandola di emozioni veniamo a conoscere la loro vita e ciò che li ha portati ad essere come sono, entriamo nella loro anima e, spesso, pensiamo quello che loro pensano.
Il commissario Santi Abad conduce le indagini insieme con la sua assistente Ana Barroso; collaborano e si scontrano, all’esperienza pluridecennale di Santi si affiancano l’intuito e la sensibilità di Ana, da questo sodalizio, difficile e complicato anche da un risvolto personale ed intimo, nascerà la via per risolvere il caso.
A loro si affianca un brillante psichiatra; anche lui con un doloroso passato alle spalle, ma ancora tormentato da esso, avrà il suo ruolo nello sciogliere il nodo complicato di questo delitto in famiglia.
Gli altri personaggi, efficacemente raccontati, si incontrano e scontrano fra torbide relazioni, complicati interessi e crolli psichici, fino ad arrivare al finale; quando tutto sembrava finito, li si ricomincia e si arriva col fiato in gola a capire finalmente cosa è realmente successo in quella tragica notte di morte.
Sicuramente Arantza Portabales ha capito come si fa a tenere il lettore ancorato alle sue pagine, scrive e descrive molto bene; speriamo di poter ancora seguire il commissario Santi con Ana in altre strane avventure.
Questo “Bellezza Rossa” è il secondo romanzo di Arantza Portabales  tradotto in italiano, dopo “Lasciate un messaggio dopo il segnale”, ambedue editi da Solferino.

Roberta Gatto

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