La psichiatra Evelyn Talbot, originaria di Boston, si è trasferita da qualche tempo in Alaska. Qui dirige Hannover House, clinica di massima sicurezza in cui sono rinchiusi alcuni dei più pericolosi serial killer. Evelyn ha alle spalle un tragico passato: all’età di sedici anni, infatti, è stata a lungo torturata e quasi uccisa da Jasper Moore, suo fidanzatino dell’epoca. Venticinque anni dopo circa, la dottoressa Talbot si trova in Alaska e ha una relazione con Amarok, sergente della locale Polizia. Il loro rapporto procede fra alti e bassi, anche perché l’uomo non abbandonerebbe mai la sua terra, mentre Evelyn vorrebbe tornare, almeno per un periodo, a Boston dai genitori e dalla sorella. Ci sono però cose più serie a cui pensare: una turista è scomparsa durante una bufera di neve. Le ricerche conducono a una realtà ancora più drammatica, perché vengono ritrovati ben due cadaveri e il modus operandi sembra proprio essere quello di Jasper Moore.
Alaska. La resa dei conti è il terzo capitolo della fortunata serie di romanzi che vede come protagonista la dottoressa Talbot. Evelyn è una donna costretta a fare i conti con il passato, che torna spesso a galla nei suoi incubi, ma non solo. A maggior ragione quando capisce che il suo carnefice è davvero in Alaska, sotto una nuova identità. Combattuta fra il desiderio di maternità e la paura di perdere il proprio uomo, la psichiatra sarà costretta a dare fondo a tutte le energie e le risorse personali per porre fine all’incubo che la tormenta da anni. Nel frattempo, deve gestire l’arrivo della sorella, in piena crisi con il suo compagno e, anche per questo, facilmente circuibile. Brenda Novak costruisce, ancora una volta, una storia piena di suspense e colpi di scena, grazie a una narrazione dalla quale è difficile staccarsi. Il tutto sullo sfondo di un’Alaska perennemente innevata e dai paesaggi spettacolari. La traduzione italiana del titolo sembra non lasciare spazio a un seguito… ma sarà proprio così?
Brenda Novak – Alaska, la resa dei conti
Massimo Ricciuti
