Città sospesa



Eduardo Mendoza
Città sospesa
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Prima e dopo.
Sapreste dire da che parte Cary Grant ha la riga nei capelli? Sono sicuro che negli anni vi sarà capitato di vedere qualche pellicola di Archibald Alexander Leach (questo il suo vero nome), ne ha interpretate parecchie e alcune sono parte della storia del cinema, ma ciò che non sapete è cosa capito all’attore che lo convinse a scegliere una pettinatura piuttosto che un’altra.
Nel ’32 l’esigentissimo regista Josef von Sternberg al primo giorno di riprese del film Venere Bionda gli fece notare che aveva la riga dalla parte sbagliata e Grant ribaltò la chioma per mantenerla tale sino alla fine della carriera.
Nella classifica stilata dall’American Film Institute è stata la seconda grande star del cinema statunitense, dopo l’inossidabile Humprey Bogart. Ha ispirato Ian Fleming nel delineare l’aspetto fisico di James Bond, è tra i protagonisti del romanzo 54 del collettivo Wu Ming e ricevette apprezzamenti molto positivi da Alfred Hitchcock.
D’altronde chi altro poteva interpretare Roger Thornhill, il brillante pubblicitario che suo malgrado e grazie a uno strano equivoco si ritrova al centro di Intrigo internazionale?
Se ancora non lo avete visto, si tratta di un film del ’59 che ha fatto scuola nel genere spionaggio ed è tra le fonti di ispirazione di Città sospesa di Eduardo Mendoza, romanzo edito da DeA Planeta.
L’inglese Anthony Whitelands è un critico d’arte che, nella primavera del ’36, viene incaricato dal losco Pedro Teacher di valutare la collezione di quadri di Álvaro del Valle y Salamero, duca dell’Igualada. Al suo arrivo in Spagna trova una nazione sull’orlo della guerra civile. Dall’esito della stima dipende il destino della famiglia del nobile che, grazie alla vendita, potrebbe assicurarsi un futuro all’estero lontano dalla confusione e dalla violenza degli scontri tra gruppi extra parlamentari. Non essendo immune alla bellezza, Whitelands è vittima del fascino della primogenita Paquita e in diretta competizione con Josè Antonio Primo de Rivera y Sáenz de Heredia, figlio dell’ex dittatore Miguel Primo de Rivera e capo indiscusso dell’associazione fascista Falange.
L’autore è uno dei protagonisti della letteratura spagnola. Nelle sue opere confluiscono diversi generi di narrazioni dalla letteratura nobile a quella di intrattenimento, dalla pittura al cinema. Fattori che fanno di Città sospesa qualcosa di più completo di una prova letteraria che, tra finzione e realtà, rievoca un periodo buio della politica iberica del secolo scorso. Senza volerne sminuire il valore, si tratta di una commedia pessimista in cui interagiscono spie, diplomatici, ruffiani, poliziotti, militari, politici, sediziosi di ogni colore e specie con un ignaro cittadino inglese innamorato del pittore Diego Velasquez che si ritrova a essere – suo malgrado – una pedina fondamentale manovrata da troppi giocatori.
Ah, quasi dimenticavo. Cary Grant prima del ’32 aveva la riga a sinistra, dopo a destra.

Mirko Giacchetti

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