Venerdì 1 dicembre e sabato 2 dicembre 2017 alle ore 15.00, presso l’Auditorium Enzo Biagi di Salaborsa (P.zza del Nettuno 3 – Bologna), cuore culturale della città, alcuni tra i più noti scrittori, sceneggiatori, registi e critici cinematografici di settore analizzeranno il processo di generazione della paura, nel lettore e nello spettatore.
Tra loro ci sarà Claudio Chiaverotti che parlerà de
Il fascino della paura negli eroi dei fumetti, da Morgan Lost a Dylan Dog.
Nell’attesa di incontrarlo, gli abbiamo fatto qualche domanda sulla paura:
Ciao Claudio, come definiresti la paura e cosa ti fa realmente paura?
La paura che suscitano le cose fantastiche è divertente(per me solo i film valgono, mai successo che un romanzo mi abbia fatto paura, magari inquietudine), e va bene.
La paura delle cose reali è terribile, distruttiva. Io sono un ipocondriaco e lì cado, e quella è una paura che non va bene.
Anche nella tua serie più recente, Morgan Lost, ci sono molti elementi legati alla paura, con quali differenze rispetto al Dylan Dog di cui sei stato a lungo autore?
La paura in Morgan sono i serial-killer, la follìa, la perversione, ma siccome è un fumetto e sappiamo che è tutto finto è anche il suo divertimento. Stesso discorso per Dyd-e ci sarà un team-up tra Dyd e Morgan Lost!
Quali sono gli strumenti che usi per incutere paura ai tuoi lettori?
Per incutere paura ai miei lettori? Glli mostro le foto dei miei haters,
La paura resta una componente fondamentale dell’universo fumettistico, perché ai lettori continua a piacere tanto farsi spaventare??
Ai lettori piace farsi spaventare perché la paura è un gioco-quella che deriva da elementi fantastici, ripeto.
Ti incuriosisce un evento come quello di Bologna incentrato proprio sulla paura e sui diversi modi di comunicarlo?
Assolutamente ,l’evento di Bologna sulla paura m’incuriosisce…ma non fatemi paura-tipo spaventi o cose simili, se no avrete un Claudio sulla coscienza!
L’appuntamento con Claudio Chiaverotti è per venerdì primo Dicembre a Bologna.
