Come doveva finire



alberto gentili
Come doveva finire
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Cosa succede realmente nelle discoteche per ragazzini che aprono al pomeriggio del sabato e della domenica? Il Peter Pan è un locale senza pretese dove si spara musica a palla e si vendono solo analcolici ma con le feste a tema va forte tanto che davanti al locale c’è sempre una fila che deve essere tenuta sotto controllo dai buttafuori. Uno di loro, Luca Mancini conosciuto col soprannome Chat perché passa tutto il tempo libero a chattare, è particolarmente bravo a mantenere l’ordine. Gentile con tutti, educato, riservato, non da’ confidenza a nessuno ed evita ogni contatto con le ragazzine che farebbero qualunque cosa pur di saltare la coda. Ma tanta professionalità è pura apparenza. In realtà Chat nasconde segreti pericolosi perché la notte di Santo Stefano qualcuno va a casa sua e lo uccide.

Le indagini, in una Roma indifferente, insolitamente fredda e spopolata dalle festività natalizie, sono affidate al commissario Cappa che sta attraversando un brutto periodo perché ha appena lasciato moglie e figlia dopo una dolorosa “separazione in casa”. Parte l’inchiesta ma si trascina stancamente perché di Chat non importa niente a nessuno e non è nemmeno sicuro che sia stato davvero assassinato. Poi, un giorno, nell’ufficio di Cappa arriva una donna straordinaria. Si chiama Alessia, è la madre di una frequentatrice del Peter Pan: una quattordicenne bellissima di nome Anna e fa al commissario rivelazioni sconvolgenti sulla figlia e su cosa avvenga realmente dentro la discoteca.

Alessia, che è stata convocata come testimone perché dai tabulati telefonici sembra essere stata l’ultima persona a parlare con Chat, spalanca davanti al commissario uno scenario spaventoso e purtroppo molto realistico e attuale: ragazzine che dentro la disco si prostituiscono per pochi euro e vendono in rete le proprie immagini osé e i video girati con il cellulare. Cubiste pronte a tutto pur di far carriera dentro il Peter Pan ed essere notate dal giovane gestore. E Chat che approfitta subdolamente di ogni occasione per soddisfare le proprie manie.

Un noir che è uno spaccato della spaventosa realtà che si cela dietro le facce pulite e diari pieni di cuoricini degli adolescenti: una realtà che gli adulti sottovalutano e preferiscono ignorare fino a quando non diventa cronaca nera.

adele marini

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