Come la pioggia sul cellofan – Grazia Verasani



Grazia Verasani
Come la pioggia sul cellofan
Marsilio
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Era dal 2015 che i fan di Giorgia Cantini attendevano un nuovo romanzo sulla loro investigatrice bolognese. In Senza ragione apparente avevamo lasciato Giorgia con qualche certezza in più e con un amore che sembrava aver portato un nuovo equilibrio nella sua oscurità profonda. Il suo rapporto con il capo della omicidi, Luca Bruni, era nato piano piano nel corso dei romanzi. Altro cambiamento importante che la protagonista aveva dovuto affrontare da Quo vadis, baby? è stato l’arrivo della segretaria Genzianella, una ragazza che, nonostante la sua giovane età, a volte era quasi un’affettuosa sorella maggiore per Giorgia.
Grazia Verasani, la scrittrice che ha creato questo personaggio nel 2004, ha finalmente soddisfatto la lunga attesa dei lettori con Come la pioggia sul cellofan (Marsilio, pp.175). Nessuno spoiler nel dirvi che Giorgia ha rotto con Bruni, l’autrice lo scrive nella prima pagina del romanzo. Ma cos’è successo? Per chi conosce un po’ la figura della detective il primo pensiero sarà: ecco anche stavolta ha rovinato tutto! E qui la prima sorpresa…
Il tono di questa storia è meno tetro degli altri romanzi sull’investigatrice, Bologna è sempre padrona dello sfondo però in modo meno conflittuale rispetto ad altri racconti.
A non essere cambiati sono i numerosi riferimenti e le citazioni a film, libri e canzoni che la Verasani dissemina nei suoi scritti. Si va dalla Donna che visse due volte di Alfred Hitchcocka D’entre les morts di Boileau e Narcejac.
La trama di questo nuovo capitolo della storia di Giorgia la vede alle prese con una delusione amorosa, con una pop star perseguitata da una stalker e con una misteriosa donna che l’investigatrice incontrerà per caso fumando fuori da un caffè. Il caso non incuriosisce la detective, ma ha bisogno di soldi per tenere a galla l’agenzia investigativa che le ha lasciato il padre, ex maresciallo dei carabinieri.
Poi, sembra una storia semplice e almeno per una volta è quello che ci vuole. Altro lato positivo, lavorare le impedirà di pensare a Bruni che fa le valige e se ne va. Man mano che inizia a scavare tra le vite dei personaggi che ruotano intorno a Furio Salvadei, stella della canzone italiana che nei suoi anni di gloria aveva lanciato diverse hit di successo, Giorgia percepisce che le copertine patinate nascondono la vita reale del personaggio. E anche il suo caso prende delle strade inaspettate.
E poi stare a contatto con quelle persone e con il mondo dello spettacolo risveglia in Giorgia il ricordo di Ada, la sorella attrice morta anni prima. Uno dei più grandi dolori e rimpianti della detective.
Una storia che vorrete finire in poche ore, un po’ per il personaggio che la Verasani ha cucito addosso alla Cantini e che continua a riempire di dettagli e di sfumature. In genere gli investigatori sono monolitici, li vediamo invecchiare ma sono pochi gli autori che li fanno crescere e maturare come le persone comuni. La Verasani invece in ogni romanzo ci mostra una cicatrice in più, ma anche una consapevolezza acquisita.
Forse con l’età la detective smussa i suoi angoli, ma conservando un’oscurità (che sarebbe bello se venisse esplorata fino in fondo) e un’autenticità che la rendono così interessante da seguire.

Eleonora Aragona

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