E’ il primo passo per capire se stessi. E vale anche – io, almeno, ne sono convito – in ambito letterario.
Per questo motivo, da quando – assieme a Federica Castellini – ho fondato MacAdam – MacAdemia di Scritture e Letture di Fabio Fracas ho sempre reputato fondamentale e irrinunciabile lo strumento del confronto.
Confrontarsi con un autore e in questo caso proprio con Paolo Roversi, sarŕ l’obiettivo del prossimo seminario di MacAdemia che si terrŕ questa domenica – 16 dicembre – a Praglia, nelle vicinanze di Padova.
“Lo spazio nero” di ciascuno scrittore, ne abbiamo accennato, coincide con la sua capacitŕ di raccontare e di raccontarsi. Scelte, metodologie, personaggi, sviluppi narrativi e molto altro ancora sono direttamente – e molto spesso, indirettamente – legati e derivanti proprio da una di quelle casseforti che l’autore stesso decide di socchiudere. Ma che poi deve sempre restare chiusa.
Max Frisch diceva: “Scrivere non č comunicare con il lettore, non č nemmeno comunicare con se stessi, ma comunicare con l’inesprimibile.” Ecco: i seminari come quello al quale parteciperŕ Paolo Roversi – e a cui hanno giŕ partecipato, fra gli altri, Grazia Verasani e Ben Pastor – permettono a chi vi prende parte di comunicare con l’autore confrontandosi con lui sui punti principali della sua esperienza creativa e professionale.
Se volete saperne di piů – e se decidete di conoscere meglio Paolo Roversi, Fabio Fracas e Praglia – non vi resta altro da fare che premere il pulsante sinistro del mouse su questo collegamento e attendere che da “Lo spazio nero” di Internet emerga un piccolo e quasi completo, insieme di informazioni.