Febbraio 1990
Terzo romanzo che vede come protagonista Giuliano Neri, il restauratore fiorentino già apprezzato nei precedenti: Il giallo di Pontevecchio e Il delitto di campo dei fiori. Stavolta il “nostro” arriva a Venezia, chiamato da Alvise Volpato, facoltoso psichiatra di vecchia e nobile famiglia veneziana con palazzo sul Canal Grande e grande passione per la pittura.
Motivo ufficiale: ripulire i dipinti della sua collezione erotica, prima di metterli all’asta. Quello vero invece è: tirare fuori dai pasticci Adriano Favero, il nipote di Volpato, bassista della band di Otis Moore e indagato per l’omicidio del magnetico bluesman afroamericano, soprannominato “il Moro di Cannaregio”, ritrovato incaprettato e ucciso nel suo appartamento di Calle del Pestrin. Ma Otis Moore, oltre ad essere uno sciupa femmine, un musicista sopraffino a capo di una band specializzata in blues, era anche un esperto d’arte e lavorava a tempo pieno alla Severate Aste.
Il caso è in mano al commissario (o commissaria?) Chantal Chiusano, solida napoletana in carne, trasferita per sua scelta a Venezia, ma Lapo Treschi, amico giudice fiorentino del protagonista, l’ha già informata del prodigioso fiuto di Neri nel risolvere casi complicati. E quel delitto che le è capitato tra capo e collo è indubbiamente complicato. L’uomo, prima di essere legato e condannato a morte era stato massicciamente drogato con Raipnol e Valium. Otis Moore, la vittima, era arrivato a Venezia di ritorno dal Vietnam. Doveva essere di passaggio ma, conquistato dalla melanconica suggestione della laguna, non si era più mosso.
Scavando nella vita di Moore, Chantal Chiusano si trova davanti a un complicato intreccio americano napoletano e ai suoi possibili collegamenti con illeciti crimini nel mondo dell’arte. E come lui , più o meno: Alvise Volpato, i Favero, il cognato, con la sua turistica bottega di souvenir, sua moglie, sorella dello psichiatra e suo figlio Adriano, e i Luni, capofamiglia, il professore straordinario copista, la moglie cantante e la zia in cura da Volpato, sono tutti personaggi che in qualche modo ruotavano attorno alla band di Moore. Sono in circolazione dei quadri falsi eseguiti a regola d’arte e spacciati per veri. Ma proprio quando il commissario Chantal Chiusano e Giuliano Neri pensano di aver in mano qualche indizio per risolvere il caso, ecco che le fangose acque del canale restituiscono il corpo seminudo e straziato di una donna…
I due omicidi appaiono subito strettamente collegati, perché? Qual è il movente? Forse la folle verità è nascosta tra le nebbie della laguna?
Straordinarie atmosfere, un’indagine avvincente e un maturo ritorno per questo terzo “Giuliano Neri” di Letizia Triches, coinvolto e intrigato da una palpabile Venezia.
Un bene, in fondo, se lo porta all’accettazione e all’inquadramento dei suoi incubi. Finalmente per lui una nuova realtà e un nuovo progetto di vita? Parrebbe proprio. Alla prossima!
I delitti della laguna
Patrizia Debicke
