Destini in fumo



Achille Maccapani
Destini in fumo
Frilli
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Destini in fumo
Una trama intensa per un noir ambientalista e di denuncia
Achille Maccapani torna in libreria con la seconda indagine del capitano Martielli, il personaggio creato nel precedente romanzo Il venditore di bibite e subito apprezzato dai suoi tanti lettori. Ora questa cosa da sola sarebbe già un buon biglietto da visita perché Martielli è un capitano coraggioso nel senso più ampio del termine; qualcuno su cui il lettore sa di poter contare proprio quando la trama si infittisce e la suspense diventa adrenalinica. Ma l’autore in questa sua ultima fatica ha un percorso ben delineato da seguire e abbandonando i cliché del poliziesco classico regala a chi legge un romanzo di una attualità impressionante.
Destini in fumo racconta della lunga mano della criminalità sull’ambiente, sui luoghi di una valle che dovrebbe essere tutelata per le generazioni future, dell’avidità che trasforma uomini e geografia. Tutto comincia con l’incendio doloso dell’azienda AgriLiguria. Martielli chiamato a indagare su questo si ritrova a fronteggiare un sistema di corruzione e criminalità che si ramifica per buna parte del nord ovest italiano e che vede coinvolti personaggi borderline e malviventi pericolosi.
Nel susseguirsi dell’azione e del lavoro investigativo Martielli deve anche intervenire per scongiurare il pericolo che incombe sul procuratore Viviana Croce e fare i conti con un nuovo interessante personaggio femminile, quello di Laura, una donna volitiva e anticonvenzionale a cui piace supportare nelle indagini i carabinieri del nucleo investigativo locale.
Al di là della suspense ricreata alla perfezione da Maccapani e che ricorda molto da vicino certe pellicole di Jean-Luc Godard e dell’intensificarsi della trama pagina dopo pagina, Destini in fumo ha l’ambiziosa finalità di portare all’attenzione del lettore un tema scottante e di grande importanza sociale: l’ambiente ridotto appunto in fumo dalla mafia, dalla criminalità organizzata, da malviventi che se ne infischiano del futuro delle prossime generazioni.
E lo scenario della narrazione fa ancora più riflettere. Niente terra dei fuochi o profondo sud depresso. L’ambiente è in pericolo ovunque se non si vigila come si deve e se si lascia bruciare un territorio in cambio di remunerazione.
Achille Maccapani è un bravo scrittore e lo ha dimostrato benissimo nei precedenti romanzi, ma in quest’ultimo lavoro giunge anche a una maturità autoriale assolutamente apprezzabile e confeziona un noir intenso e moderno. Qualcosa che mancava nella narrativa degli ultimi anni.

Antonia del Sambro

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