Dossier Phoenix



Stephen Gunn
Dossier Phoenix
Mondadori Segretissimo
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La Divisione Sicurezza Europea ancora guidata, nonostante la sleale e brutale concorrenza interna pronta a tutto, dal mastino italiano Genovese, convoca a Vienna Chance Renard, ex legionario, meglio conosciuto come il Professionista, agente che opera a contratto come battitore libero, per affidarsi a lui e ad altri suoi colleghi su cui può contare al 100%, come la micidiale rossa Antonia Lake. Affiancheranno segretamente in una difficile operazione coordinata dalla DSE (Divisione Sicurezza Europea) il gruppo ufficiale, incaricato del rischioso recupero di un’agente coreana infiltrata e del prezioso materiale che ha sottratto. Una micidiale linea di sangue collega la Corea del Nord e un gruppo di industrie europee dislocate sotto falso nome nei paesi dell’est che producono e forniscono tecnologia militare vietata dall’embargo.                                                                                                          Il Professionista e la sua squadra dunque partiranno per la Grecia, o meglio per le Meteore, la famosa località rocciosa, centro del culto ortodosso, ubicata al bordo nord occidentale della pianura della Tessaglia, nei pressi della cittadina di Kalambaka, per controllare il recupero di un’agente infiltrata durante lo straordinario  concerto musicale organizzato in uno degli stupendi anfiteatri naturali della zona. L’agente è una violoncellista coreana in tournée in Europa che da anni è diventata l’amante di un importante generale di Kim Jong Un. Sebastian Miller, veterano tedesco e asso della DSE, dirige l’operazione. Ma qualcosa durante l’azione non funziona come dovrebbe. Si scatena una sparatoria e anche l’appoggio di Renard e la sua squadra non basterà a salvare la vita alla violoncellista. La faccenda è seria, il comando di Genovese viene addirittura messo in discussione. C’è una falla nella DSE. Qualcosa è trapelato, chi è il traditore? Privato del comando e messo sotto inchiesta ingiustamente, Sebastian Miller riesce a far perdere le sue tracce e si suicida. Ma cosa è successo veramente? Qualcosa non quadra neppure in quella morte e, seguendo un labile indizio, il Professionista intraprende un’approfondita indagine parallela che dai pericolosi doppi giochi di Vienna, con il tradimento che lo tocca anche da vicino, lo porterà a cercare prove in Polonia, dove prosperano losche aziende senza scrupoli che non vogliono ficcanaso e dove sono in agguato agenti nord coreani . Una nuova avventurosa spy story internazionale interpretata alla grande da Chance Reanard alias Il professionista, la cinquantina così ben portata in tutti i sensi da non togliergli uno “zic” di scatto, energia riflessi, lasciandogli anche ampio spazio per sfogarsi in bollenti ma rilassanti intermezzi erotico sessuali a luci rosse. Insomma, in un frenetico carosello di viaggi avanti e indietro tra l’Europa a l’Asia, superando mortali scontri fisici, corpo a corpo dominati dalle arti marziali e micidiali attacchi supportati dalle più sofisticate armi di distruzione il Professionista sempre con l’appoggio della inossidabile Antonia Lake, muovendosi con disinvoltura tra locali di lusso e altri frequentati da sadiche  lesbiche, raggiungerà infine la Corea e una base che pare ai confini del mondo e della quale nessun governo vorrebbe mai ammettere l’esistenza dove riuscirà a smontare un machiavellico piano, che potrebbe portare alla guerra totale. Perché là si potrebbe decidere il destino del mondo. E invece bisogna fermare a ogni costo quella spaventosa follia. Spionaggio e minaccia di guerra su tutti i fronti in una missione costruita in uno scenario di scottante attualità. Ambientazione e ricostruzione tecnica curatissime e puntuali che denotano ancora una volta la grande professionalità dell’autore.
Stephen Gunn è lo pseudonimo di Stefano Di Marino, uno dei più prolifici scrittori di spionaggio e avventura italiani degli ultimi decenni. Nato nel 1961, ha viaggiato in Oriente e ancora vi trascorre parte del suo tempo. Oltre alla scrittura si interessa di arti marziali, pugilato, fotografia e cinema, soprattutto quello orientale al quale ha dedicato numerosi saggi. Ha esordito con il suo vero nome pubblicando Per il sangue versato, Sopravvivere alla notte, Lacrime di Drago (Mondadori). Ha usato per la prima volta lo pseudonimo Stephen Gunn per firmare i romanzi Pista cieca e L’ombra del corvo (Sperling). Poi, venti anni fa, è nata la serie dedicata a Chance Renard, il Professionista. Scrive per siti e riviste di settore.

 

Patrizia Debicke

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