E’ morto Mario Rigoni Stern

Il grande scrittore nato nel 1921, minato dalla malattia, si è spento nella serata del 16 giugno nella sua Asiago, dove sono già stati celebrati i funerali in forma strettamente privata. Con lui se ne va un testimone di inestimabile valore di quella che fu un’impresa a suo modo epica: la ritirata del corpo di armata italiano in Russia nell’inverno 1942/43, culminata con la battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio.

Aveva 22 anni, e il grado di sergente degli alpini, in quell’inverno a 40 sotto zero, quando dovette incaricarsi di guidare i ragazzi del “Vestone”, un battaglione della divisione Tridentina rimasto chiuso nella morsa dell’Armata Rossa.

Quei giorni sono descritti nel volume che ha reso famoso Mario Rigoni Stern quando, tornato dalla guerra e dalla prigionia seguita all’8 settembre, era ancora un semplice impiegato del catasto nella sua Asiago. “Il sergente nella neve” uscì nel 1953 e fu la sua opera prima, pubblicata dopo un incontro con Elio Vittorini.

Dopo quel volume, Rigoni Stern è stato autore di una quindicina di altri libri con cui vinse anche i premi Campiello e Bagutta (“Storia di Toenle”, 1978) e Grinzane Cavour (“Le stagioni di Giacomo”, 1995). Nel 2003, Varese gli rese omaggio con il Premio Chiara alla carriera.

“Il sergente” è lo spettacolo con cui Marco Paolini ha riportato a teatro il capolavoro dello scrittore asiaghese, ottenendo un grande successo di pubblico. L’ultimo tributo a un uomo, prima ancora che a un autore, entrato di prepotenza nel cuore del popolo italiano.

v.n.

Potrebbero interessarti anche...