Simpatico e agile questo libretto di Enrico Franceschini, già corrispondente del quotidiano Repubblica da alcune fra le più importanti capitali mondiali fra cui Londra e ora residente nella capitale britannica. Il sottotitolo recita ‘una passeggiata insieme al grande detective’ e in effetti si tratta di un volume a metà strada tra la guida turistica, l’omaggio al grande detective con il cappellino da cacciatore di cervi e un manualetto di storia dei luoghi insoliti di Londra.
Si parte dall’ospedale di St Bartholomew, dove Holmes e Watson si incontrano per la prima volta nel racconto Uno studio in rosso, per continuare con pub, ristoranti, club esclusivi e naturalmente la famosa casa di Baker Street 221b dove però il famoso detective non ha mai abitato per il semplice motivo che non è mai esistito, anche se molti dei suoi lettori all’inizio del 900 pensavano il contrario. Tuttavia neppure il suo creatore Arthur Conan Doyle vi ha mai abitato, anzi lui sosteneva di non aver mai neppure visto Baker Street anche se ciò non poteva essere vero dal momento che per un breve periodo aveva avuto il suo studio medico non lontano da lì.
Le vicende del suo creatore si intrecciano con quelle dell’investigatore più famoso al mondo che pur non essendo mai nato non morirà mai, come dice una mostra che il Museum of London gli ha dedicato nel 2015, The man who never lived and will never die. Il lettore viene condotto da Franceschini attraverso le vie di Londra ricche di secoli di storia sui passi di Holmes, Watson e Conan Doyle in un itinerario curioso e piacevole non solo per gli appassionati del detective con la mantellina e la pipa ricurva.
In conclusione A Londra con Sherlock Holmes è un libro da leggere e da conservare e da portare con sé in visita a Londra (Brexit permettendo) per visitare la metropoli inglese in un modo interessante che esula dalle rotte solitamente percorse dalle flotte di turisti.
Enrico Franceschini – A Londra con Sherlock Holmes
Rita Garzetti
