Una cittadina nel Wisconsin, con fattorie, vita contadina, centri commerciali e pubblicità , forse a voler rimarcare un’esistenza diversa. Uno sceriffo, Koznowski, ironico e indolente, che dopo tanti anni si trova a dover affrontare un duplice, strano omicidio. L’impresario delle pompe funebri locali e il suo assistente vengono trovati morti. Lo sceriffo è circondato da alcuni aiutanti molto bizzarri, volenterosi nelle indagini ma alle prese con una situazione più grande delle loro forze.  La gente del paese non è così buona e remissiva come sembra. L’indagine va avanti con lentezza, vi sono pochi dati certi. Inoltre solo alcuni indizi vengono trovati, con fatica, dalla squadra investigativa. Questa lentezza, questo tempo rarefatto e dilatato permea tutto il romanzo. Ci sembra di essere in quei luoghi con i loro odori e profumi, con la sensazione di una natura viva e aspra. Emergeranno molti scheletri nell’armadio. La provincia americana ha le sue regole, i suoi segreti, i suoi ruoli sociali e guai a modificarli e intorbidirli. Ma certe cose succedono anche nelle piccole cittadine. Infatti lo spunto di Esequie è dato dallo scrittore da fatti realmente successi. Da una catena di omicidi che più di quarant’anni fa scosse una comunità del Wisconsin, dove lo stesso scrittore è nato. Jim Knipfel  ci regala, quindi, un raffinato noir, ironico e icastico. Da leggere assolutamente.
Esequie
Roberto Estavio
