Fatale



Jean Patrick Manchette
Fatale
Einaudi
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Ci sono libri che tracciano la via maestra di un genere letterario, “Fatale”, dato alle stampe nel 1977, č senza dubbio uno di questi.
“I nove punti” di Jean Echenoz contenuti nell’edizione Einaudi, ai quali vi indirizzo con entusiasmo, scandagliano e illuminano il lettore nella comprensione piena di questo scritto, mettendone in evidenza i punti salienti e soprattutto le novitā stilistiche introdotte da Manchette.
La protagonista di questa storia, una donna killer spietata e inarrestabile, č delineata dal suo creatore seguendo con lucida razionalitā le sue azioni criminose.
Nessuna ardita ricerca psicologica del personaggio e invece tante situazioni reali sono abilmente descritte nella trama di questo straordinario romanzo, Aimče, la protagonista, ha un progetto ambizioso, seguire l’odore dei soldi e impossessarsene.
Come un segugio stana la ricchezza, attira le sue vittime in trappole criminose di sconvolgente efficacia e semplicitā.
Prima grande novitā introdotta da Manchette: i personaggi emergono dalla storia senza essere ancorati alla loro storia, di Aimče ci sono solo frettolosi riferimenti al fatto che abbia eliminato un marito violento, ma non c’č ombra di condiscendenza nell’autore, tutte le sue azioni presenti e future sembrano essere svincolate da un trauma subito.

E’ un romanzo fortemente politico questo, nel quale questa donna spietata opera una sorta di rivoluzione in una cittadina borghese e conformista, dove il tempo sembra essere scandito solamente dall’arricchimento dei suoi abitanti.
Perō Aimče non č un’eroina positiva che cerca di contrastare il sogno capitalista borghese delle sue vittime, essa invece sfrutta le scontate debolezze dei nuovi arricchiti per metterli uno contro l’altro, per portare a termine un sogno criminoso e fortemente utilitaristico.
In ogni cittā c’č un personaggio scomodo che custodisce i segreti altrui, un osservatore acuto delle nefandezze e delle miserie di questa varia umanitā, un elemento da eliminare senza pietā.
La protagonista di questa storia si mette al servizio della comunitā che cerca disperatamente di nascondere i suoi segreti, per fare il lavoro sporco, ed č straordinario come Manchette metta in evidenza con potenza il contrasto tra l’anima nera di questa donna imtrigante e letale e il suo aspetto apparentemente inoffensivo.
Tutti gli abitanti di Blčville restano incantati dai suoi modi affabili ma discreti, dalla sua ricerca di protezione, il suo insinuarsi nella piega delle loro vite in maniera astuta e mai invadente.
Aimče č una killer senza esitazione e con un disegno ben preciso in testa, una donna metodica e glaciale, dissociata da tutti quelli che sono gli aspetti emotivo/sentimentali che si potrebbero frapporre tra lei e la realizzazione del suo intento.
Il cuore noir di questa storia non č la ricerca dell’assassino o di un mistero da svelare, č invece rappresentato dal seguire con ritmo minaccioso e ossessivo un errore ineluttabile della protagonista; i morti, gli spari, gli inseguimenti, fanno solo da corollario, sono avvenimenti necessari per spiegare questa amara veritā: nessuno č infallibile anche se ha allenato fino allo sfinimento autocontrollo e precisione criminale.
Lo stile di Manchette č sorprendente, a prima vista appare di una crudezza inaccettabile, non nei contenuti ma piuttosto nella rapida e spietata cronistoria dei fatti.
A ben vedere invece il lettore si troverā immerso in un’atmosfera delineata alla perfezione, mille istantanee precisissime di ambienti lo introdurranno direttamente nei luoghi del delitto, facendolo sentire un atterrito protagonista della storia.
Nulla gli sarā risparmiato, č tutto chiaro, al vaglio di un lettore intelligente e chiamato a guardare oltre, dove il male si nasconde dietro alle buone maniere.
L’unica nota di affetto e umana comprensione č per quella classe proletaria che resta ai margini della storia, quell’umanitā che alle prime luci dell’alba dorme ancora, mentre una folla di pazzi criminali cerca di tendersi imboscate ed evitare la morte.
Un’opera che lascia il segno nell’animo del lettore, che rende chiari molti concetti agli appassionati di noir, svelando in maniera netta e lucida tutti i germi di una rivoluzione letteraria ancora in atto.

Alessandra Anzivino

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