Faubourg



Georges Simenon
Faubourg
Adelphi
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René De Ritter e Léa formano una coppia verso cui anche la più miope buona sorte resterebbe a distanza di sicurezza. Lui, sui quaranta, ha un aspetto sciupato che cerca di dissimulare dentro un’eleganza posticcia fatta di bastone da passeggio con l’impugnatura d’oro e cappello a tese larghe. Lei lavorava in una casa chiusa di Clermont-Ferrand ma lo ha seguito perché ha creduto in un imbroglio che lui le ha descritto, al termine del quale non avrebbero più avuto tasche dentro cui mettere i franchi. Insieme scendono dal treno e in una piccola cittadina della provincia francese mettono in opera il piano. Eppure alla donna la faccenda non appare così chiara. Il fatto è che René è tornato dopo diciott’anni nel luogo natio, dopo averlo lasciato con la promessa di conquistare il mondo. Addio anonimato. E in effetti di soldi manco l’ombra. Meglio tornare a esercitare il mestiere adescando in qualche caffè qualcuno che conosca l’odore e il colore del grano. Fa bene Léa, perché non sa che quel tipo è proprio un bellimbusto, scappato da Panama per non finire in prigione per frode e che in luoghi da sogno come Rio de Janeiro o Tahiti è vissuto sottoponendosi ai lavori più umilianti. E così si fa mantenere piuttosto bene da uno studente, anche se gli atti di violenza di René, che si vede sfilare sotto mano la proprietà che quotidianamente denigra, mortifica e avvilisce, iniziano a farsi preoccupanti. Lui riesce a combinare un matrimonio con la figlia strabica di un proprietario di un negozio molto ben avviato. È appena iniziata l’apocalisse in minore. Faubourg venne scritto da Georges Simenon a Papeete nel 1935 per essere pubblicato sul settimanale Marianne l’anno seguente e uscì nelle librerie nel 1937. Romanzo veloce, feuilleton nerissimo, che si nutre di una tensione che si avvita sulle vite dei due protagonisti più per ciò che essi non dicono e non fanno, che per le loro opere e parole. La storia scorre sotto un cielo plumbeo e, anche se la rincorsa al tempo perduto è un suicidio annunciato da (al momento della scrittura) quasi due millenni di storia umana, René e Léa partecipano alla più folle delle gare, senza tuttavia avere quel minimo di physique du rôle per arginare i più elementari giri inversi del destino. Due poveretti che non sono neanche più capaci di guardarsi l’un con l’altro, visto che lo specchio rifletterebbe di se stessi forse solo un’ombra dalla cornice incerta. In queste condizioni il Male ha campo libero. Forse l’arbitro dovrebbe sospendere la partita per evidente inferiorità dell’avversario. Quando intorno c’è Simenon, c’è bisogno di poco altro. Dati tecnici Autore: Georges Simenon Titolo: Faubourg Casa editrice: Adelphi Pagine: 136 Costo: 16 euro Anno di pubblicazione: 2013 Traduzione di Massimo Romano Codice Isbn: 9788845927935 Autore recensione: Corrado Ori Tanzi

Corrado Ori Tanzi

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