I film finalisti al Premio Caligari: Gli uomini d’oro

Al concorso di IULM e Noir in Festival per il cinema italiano, ideato da Gianni Canova in accordo con Giorgio Gosetti, partecipano sei film scelti fra i noir di produzione italiana usciti in sala nel corso dell’anno solare 2019.
I sei finalisti, selezionati proprio da Canova e Gosetti, saranno proiettati fra l’8 e l’11 dicembre a Milano nell’Auditorium di IULM 6 in via Carlo Bo 7, con introduzione o del regista e/o di alcuni membri del cast.
Oggi Mirko Giacchetti, il nostro esperto di cinema, ci racconta

download (5)GLI UOMINI D’ORO di Vincenzo Alfieri
che sarà proiettato
martedì 10/12/2019
h 22:00
IULM 6 • Auditorium
introduce il film il regista Vincenzo Alfieri

 

 

Quello che non ti aspetti.
Parlare di crisi o di rinascita del film di genere in Italia è un argomento un po’ scontato. Si può essere pessimisti e puntare il dito contro i soliti cinepanettoni o dare spazio e importanza a una nuova generazione di registi che stanno facendo grandi cose per il contesto e l’ambiente in cui operano.
Almeno quest’anno, le tristi commediole natalizie sono diminuite e questo mi sembra un buon inizio. È finalmente giunto il momento di testare il solito discorso per cui, senza queste “grandi” produzioni con incassi annessi, era impensabile dare spazio ad altri prodotti. Se fosse stato un argomento vero, o quanto meno verosimile, avremmo dovuto assistere a una desertificazione ancora più rapida delle sale cinematografiche.
E invece? La diminuzione di pubblico al cinema è un fattore che non dipende più dalla qualità del prodotto, ma in sala stanno arrivando sempre più nuove pellicole di genere che hanno tutte le carte in regola per rilanciare davvero il panorama italiano.
Forse iniziamo a capire. Quello che ci dicevano essere un “male necessario” per far sopravvivere le varie produzioni “minori” in realtà è la malattia che le ha frenate per anni. A scanso di equivoci, che continuino a farle ma la smettano di puntare tutto come se fossero dei cavalli vincenti.
Gli uomini d’oro di Vincenzo Alfieri è una pellicola in concorso al Premio Caligari. Nel cast sono presenti Giampaolo Morelli (il playboy), Fabio De Luigi (il cacciatore), Edoardo Leo (il lupo). Un lungometraggio ambientato a Torino nel ‘96, composto da tre episodi che partono tutti nello stesso istante e ricostruiscono una storia ispirata a una rapina ai danni di un portavalori.
A una prima occhiata superficiale, potrebbe apparire una comedy crime ma in realtà si tratta di un noir a tutti gli effetti. Riuscita l’operazione di utilizzare gli attori principali per interpretare ruoli lontani da quelli a cui siamo stati abituati nel tempo. Una scelta che ho apprezzato molto perché amplia lo spettro e le opportunità della rinascita del film di genere; scegliere attori caratterizzati da una certa aura e impiegandoli al di fuori dei soliti degli schemi è una scommessa – riuscita – sull’impiego di maggiori risorse e nuove opportunità per molti professionisti del settore.
Come molti altri titoli recenti passati sul grande schermo, i riferimenti nella costruzione della storia e la messa in scena per lo più sono esteri. Chiari i riferimenti ad Arriaga e Innaritu (Amore Perros) e Tarantino (Jackie Brown). Anche la rappresentazione della città di Torino non viene riproposta come una cartolina ricalcata da opere precedenti, ma un agglomerato urbano tendente al grigio più vicina all’atmosfera e ai colori plumbei della società. Pur essendo una storia di venti anni fa, Gli uomini d’oro è un film attuale in grado di dirci molto sul nostro presente.

Mirko Giacchetti

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