Fragile è la notte



Angelo Petrella
Fragile è la notte
Marsilio
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Fragile è la notte. La prima indagine di Denis Carbone
In una Napoli appiccicosa di un agosto afoso, Ester Fornario viene trovata morta ai piedi della torre della sua villa. Potrebbe essersi buttata dalla torre, oppure potrebbe essere stata spinta. Denis Carbone, arrivato sul luogo del delitto è sicuro: si tratta di omicidio.
L’indagine risulta però difficile da portare avanti. Sembra che qualcuno nell’ombra lavori per insabbiare tutto. Il capo di Denis viene tenuto volontariamente a Roma, lontano da Napoli, per la riapertura di un caso vecchio di 10 anni. Loschi individui spiano Denis da lontano, seguono le sue mosse, e quando si avvicina troppo alla verità tentano di ucciderlo. Ma Denis è un cane rabbioso, non demorde, vuole scoprire la verità ad ogni costo.
In Fragile è la notte, Angelo Petrella ci presenta un investigatore che non è certo un esempio di moralità. Denis era un bravo poliziotto un tempo, o pensava di esserlo, ma l’ingratitudine della gente e i soldi che la mala ti offre gli prendono l’anima. Viene quindi esiliato al commissariato di Posillipo, dopo una brutta storia di corruzione, ricatti, soldi facili da scommesse truccate e festini nella Napoli bene. Condotta, che oltre la carriera, gli fa perdere l’unica donna che abbia mai amato, Laura, che comunque non riesce a dimenticare. Deluso e amareggiato quindi sia sul piano professionale che sul piano personale, affoga la sua solitudine nel Macallan, riuscendo ad essere ubriaco già la mattina e percorrendo la strada verso l’autodistruzione. Ma il caso di Ester Fornario riaccende in lui la speranza di poter dimostrare di essere ancora un bravo piesse e lo fa sentire parte di qualcosa, sensazione che non gli riesce a dare nemmeno l’alcol.  Sullo sfondo Napoli, con il Vesuvio e le sue vedute da cartolina, i quartieri ricchi, con la gente con i soldi e la vita facile, ma anche la Napoli dei bar degradati, i quartieri malfamati, il carcere di Poggioreale. In un passaggio bellissimo Angelo Petrella ci regala una fotografia della sua città: Napoli finiva, a un certo punto. Non tutti lo capivano, ma era così. L’immensa distesa di palazzi, la megalopoli di cemento, macchine, parcheggiatori abusivi, contrabbandieri, uffici, ricevitorie, parcheggi e centri commerciali lasciava spazio alla desolazione della terra devastata, al silenzio di quella ferita tra mare e coste.
Con Fragile è la notte Angelo Petrella ci regala un bellissimo noir.

Lucia Cristiano

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