Franco Limardi

Il libro di un altro che avresti voluto scrivere
Avete pazienza? Perché dovrei pensarci su un anno o due per riuscire a trovarlo…anzi, taglio la testa al toro; ho molti autori che amo e di loro invidio tutti i libri, quindi non li cito: Piuttosto indico un autore che ho scoperto recentemente, dopo che tanti amici me ne hanno parlato ed č stata una folgorazione: Avrei voluto essere io l’autore di “Domani nella battaglia pensa a me” al posto di Javier Marěas.
Il libro (tuo) che NON avresti voluto scrivere
Per ora non rinnego nessuno dei miei lavori, usciti o in lavorazione. Sono cose che sentivo e sento mie, seppure noto tra loro delle differenze dovute al tempo trascorso, all’esperienza, alle diverse ispirazioni.

Sei uno scrittore di genere o scrittore toutcourt, perché?
In un certo senso mi sono “trovato” scrittore di noir…a me piace scrivere, raccontare storie, che ora, in questo momento, sono storie torve e cupe, in cui entrano elementi come la violenza esplicita o il crimine. Domani non so, potrei trovarmi a d avere voglia di scrivere un libro per bambini…č una domanda a cui non č facile rispondere, anche perché ho ancora pudore a definirmi uno scrittore, forse dovrebbe rispondere chi ha letto le mie cose.

Un sempreverde da tenere sul comodino, una canzone da ascoltare sempre, un film da riguardare
Allora…ce lo avete un anno o due a disposizione? A parte gli scherzi, cerco di rispondere istintivamente, di getto: libro “Viaggio al termine della notte” di Celine; canzone “Ultimo amore” di Vinicio Capossela; film…qui č ancora piů dura…”Il mucchio selvaggio” di Sam Peckimpah.

Si puň vivere di scrittura oggi?
Penso proprio di no, salvo un gruppo ristretto di fortunati (e bravi…alcuni) e un altro gruppo di gente coraggiosa che perň č costretta a mille lavori di supporto nel campo editoriale per poter vivere. Io faccio un altro mestiere, insegno, che alla fine, per quello che dŕ sul piano umano, non č male.

Favorevole o contrario alle scuole di scrittura creativa? Perché?
Non le conosco. Le mie esperienze riguardano le scuole di sceneggiatura, pur sempre posti dove t’insegnano ad essere creativo, ma con modalitŕ e metodologie diverse. Ho fatto corsi decisamente buoni e ho perso tempo e denaro in corsi inutili dove chi insegnava veniva in aula a smaltire gli effetti dell’assopimento post prandiale. Credo che la situazione delle scuole di scrittura non sia molto diversa.

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