“Futuro anteriore. La vita che verrà in 21 racconti” è una raccolta curata da Michele Marolla con un denominatore comune rappresentato dalla volontà di guardare al di là del periodo attuale, dominato dalla paura per la pandemia e per i suoi strascichi nelle vite di ognuno di noi.Â
Ventun autori, giornalisti, scrittori, insegnanti, rappresentanti delle più disparate professioni, hanno immaginato ciò che sarà dopo il COVID:
“… per uscire dall’incubo c’è bisogno di proiettarsi oltre, di guardare al futuro, a cosa fare di nuovo, di diverso”.
Chi in forma di racconto giallo, chi in forma di distopia, di racconto fantastico, di memoir o di fumetto, ogni autore ha saputo interpretare il tema con originalità .
Nessuno di noi può conoscere il destino, a maggior ragione in questi giorni in cui la recrudescenza del fenomeno sta mettendo a dura prova il sistema sanitario.Â
Forse il compito della narrativa – in questo frangente – è proprio quello di aprire uno spiraglio: preso atto che l’inimmaginabile può accadere, sconvolgendo in pochi mesi lo stile di vita di tutti, mettendo a rischio la salute, la sopravvivenza, il lavoro, gli affetti, “immaginare” è quanto mai un atto di ammirevole coraggio:
“la sfida è immaginare il futuro, cercare di anticiparlo, di esserne autori e protagonisti”.
Il libro in una frase
“Futuro anteriore. Non può che essere futuro anteriore. Perché indica un’azione o un fatto proiettato nel futuro, ma che dovrà accadere prima di un’azione successiva, che rappresenta il vero traguardo, il momento di riferimento… dobbiamo cambiare prima di poter guardare al cambiamento definitivo, prima di proiettarci nel futuro”.
Racconti di: Caterina Ambrosecchia, Dino Amenduni, Paola Barbato, Pietro Battipede, Antonella Capalbi, Dionisio Ciccarese, Alessandra Colucci, Bepi Costantino, Giuseppe de Pinto, Giuseppe Di Pace, Gabriella Genisi, Davide Grittani, Valentino Losito, Michele Marolla, Annamaria Minunno, Domenico Mortellaro, Damiano Nirchio, Corrado Petrocelli, Onofrio Romano, Grazia Rongo, Gianni Spinelli.
