Il generale, Revolution saga



Simon Scarrow
Il generale, Revolution saga
Newton Compton
Compralo su Compralo su Amazon

Il generale, Revolution saga
Agosto 1795. La guerra imperversa nel continente e Lazare Carnot del Comitato di Salute Pubblica, Ministro della Guerra, sta affrontando una drammatica mole di scartoffie e problemi per armare e approvvigionare in qualche modo il raccogliticcio esercito rivoluzionario. Ha sul tavolo da mesi i piani operativi per l’Armata delle Alpi e l’Armata d’Italia del giovane generale corso, quando Napoleone Bonaparte, proscritto dopo la caduta di Robespierre, ma scagionato dalle accuse e reintegrato nell’esercito a mezza paga, arriva a Parigi e gli chiede udienza per poter riacquistare le sue funzioni. Però Carnot, invece che in Italia, vorrebbe mandare Bonaparte in Vandea …
La situazione è pesante in Francia, la rivoluzione sta vacillando, anche a Parigi le fazioni pro monarchia cercano di farsi largo e arrivare al potere. La richiesta di due mesi di licenza concederà al giovane generale e ai suoi ufficiali, il maggiore Marmont e il tenente Junot, di fermarsi a Parigi, di trasformarsi nei difensori del Direttorio e di sconfiggere la ribellione realista. La sua carriera e la sua ascesa sociale sono decollate. Promosso generale, conoscerà Joséphine de Beauharnais , la sposerà e nel 1796 partirà per la campagna d’Italia contro gli austriaci, al comando di un’armata mal equipaggiata e in netta inferiorità numerica rispetto al nemico. Ma ancora una volta la sua brillante strategia militare gli permetterà di avanzare nella pianura padana, di sconfiggere in battaglia le forze austriache e piemontesi fino a firmare il trattato di di Campoformio.
Solo l’Inghilterra resta in guerra. Incensato dall’esercito, Bonaparte, tornato a Parigi, dovrà però fare i conti con la corruttela e le inimicizie.
La campagna d’Egitto con l’invasione dell’Africa pianificata da Bonaparte dovrebbe fermare i commerci inglesi con le altre nazioni e bloccare le comunicazioni terrestri con l’estremo Oriente. Poi ci sarà il ritorno in Francia la seconda campagna d’Italia…
Arthur Wellesley, invece, destinato a diventare il duca di Wellington, dopo anni di gavetta in Irlanda (in Gran Bretagna i gradi dell’esercito si compravano e in periodo di pace costavano molto cari) viene aggregato con il grado di colonnello al 33° Reggimento di Fanteria e nel 1796 salpa per Calcutta. Arrivato in India e impegnato all’inizio nell’addestramento delle truppe e in lunghe sfibranti scaramucce. All’arrivo del fratello maggiore Richard Wellesley, nominato governatore generale di Calcutta, viene impegnato contro sovrani locali in grado di allearsi con i francesi e mettere in pericolo gli interessi britannici. Salendo faticosamente un gradino dopo l’altro, Arthur Wellesley, nonostante le accuse di nepotismo, riuscirà a far valere le sua grande capacità strategica e a conquistarsi un posto di rilievo dopo anni di sacrificio, grazie a certe scelte che mai avrebbe pensato di dover compiere. Alla fine, cinque anni più tardi, si ritroverà a ristabilire l’ordine nel territorio e a guidare da solo un enorme esercito contro i ribelli della confederazione Maratha. La sua massacrante ma vittoriosa campagna finale porterà alla creazione di un possedimento coloniale inglese grande come l’Europa e gioiello della corona imperiale britannica.
Al suo ritorno in Inghilterra è un veterano trentaquattrenne che deve affrontare un’altra difficilissima impresa: provare a sottrarre a Napoleone e alla Francia il dominio sull’Europa.
Scarrow ben inquadra in parallelo i tracciati di vita di questi due giganti militari della storia, sottolineando le differenze tra loro…
Due uomini, due soldati, due ufficiali vincenti a ogni costo. Più esuberante e d’attacco Bonaparte, più condizionato, misurato e calcolatore Wellington. Forse.
Simon Scarrow ricostruisce minuziosamente le battaglie, inquadrando sia il complesso strategico generale che i singoli combattimenti corpo a corpo con la spada e la baionetta, la lancia e il moschetto, regalando loro quasi nuova vita e offrendo al lettore una lucida visione di come si muovevano gli eserciti allora, se lasciati liberi di mettere i paesi conquistati a ferro e fuoco. E perché talvolta diventava necessario imporre di forza una dura disciplina con sanguinose decisioni.

Simon Scarrow è nato in Nigeria. Dopo aver vissuto in molti Paesi si è stabilito in Inghilterra. Per anni si è diviso tra la scrittura e l’insegnamento. È un grande esperto di storia romana. Il centurione, il primo dei suoi romanzi storici pubblicato in Italia, è stato per mesi ai primi posti nelle classifiche inglesi. Il primo capitolo di The Revolution Saga è stato pubblicato in Inaghilterra nel 2006. L’ultimo nel 2010.

 

 

patrizia debicke

Potrebbero interessarti anche...