Vi racconto di un libro di racconti, raccontati (la frase è stata scritta così appositamente) da alcune delle migliori penne internazionali che dall’Ottocento ad oggi si sono cimentate nel genere del Giallo. È una delle migliori raccolte di racconti che io abbia mai preso in mano visto che le short stories (come dicono gli inglesi) sono sempre molto delicate da leggere, sopratutto se inserite in una sorta di collage mettendole tutte insieme. Il collante di questo libro (con una prefazione molto carina scritta da Margherita Oggero) è il Natale nella sua faccia alternativa: quello del mistero, del furto, dell’assassinio. Vi troverete quindi storie diverse (alcune davvero divertenti) fuoriuscite direttamente dall’inchiostro di Agatha Christie (con Miss Marple), Conan Doyle (con Sherlock Holmes), Rex Stout (con Nero Wolfe), Gilbert Keith Chesterton (con Padre Brown), Fred Vargas, la mia preferita (con il commissario Adamsberg) e molti altri autori. Dodici racconti davvero meravigliosi; prendo spunto (a pezzetti) dal racconto di Fred Vargas e la sua idea di Natale “…così, se la gente non facesse tante storie con il Natale, ci sarebbero meno tragedie. A Natale tutti litigano, i più singhiozzano, alcuni divorziano, altri si suicidano. E una piccolissima percentuale uccide…”. L’incipit del suo racconto insomma è davvero notevole.
Per iniziare l’anno e concludere le feste natalizie appena prima dell’Epifania, Gialli di Natale è davvero una grande uscita di Einaudi. Molto consigliato.
Gialli di Natale – AA.VV.
Marco Zanoni
