Gli eletti – Jeffery Deaver



Jeffery Deaver
Gli eletti
Rizzoli
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Nella zona più selvaggia dello Stato di Washington Colter Shaw, fedele al suo stile di vita libero fino a spingersi al limite, è impegnato nella sua attività di cercatore di persone scomparse.
Anni di lavoro come cacciatore di ricompense gli hanno mostrato che il potere della forza e della religione non vanno mai sottostimate: non è un richiamo alle Regole del Mai, insegnategli da suo padre, ma una solida convinzione tratta dall’esperienza.
La sua missione è ritrovare due ragazzi e riportarli a casa; e lo fa nel modo che gli è più congeniale scalando montagne, coprendo distanze, senza burocrazia.
Ma quando uno dei due ragazzi muore gli eventi lo fanno fermare, lo fanno riflettere.
Nelle impervie Montagne Rocciose, vicino al luogo dove il giovane Adam è morto, si trova la Fondazione Osiride: una promessa legata al mito della divinità egizia assassinata, i cui pezzi del corpo sarebbero poi tornati in vita, grazie a pratiche magiche.
Colter Shaw ci vuole vedere chiaro e suo malgrado, allergico com’è a moduli, e-mail e domande, riesce a farsi accettare nella Fondazione.
Ben presto capisce che le promesse che vengono fatte, di ricostruirti pezzo per pezzo sino a farti divenire un uomo nuovo, di scandagliare il tuo passato per offrire un presente migliore ed un futuro perfetto sono strumenti potenti in mano all’ambiguo Maestro Eli e alla sua setta.
Dalla Fondazione, in realtà, è difficile uscire; è difficile uscire vivi.
Gli eletti è un thriller che punta molto alla ricerca della profondità dell’introspezione, a come lutti, malesseri, malattie possano sedimentarsi così perniciosamente da superare addirittura il proprio senso critico, da dover portare a credere a promesse impossibili e ad assoggettarsi a pratiche di gruppo, a fidarsi ciecamente di un Guru ed elemosinare anche solo un suo sorriso od un suo saluto.
È un libro che  getta una luce sui bisogni, i bisogni nati dalla disperazione che porta a gettarsi nelle braccia – non sempre amorevoli – di un altro, che accolga la nostra vita e ne rimetta insieme i pezzi.

Marinella Giuni

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