Grado sotto la pioggia



Andrea Nagele
Grado sotto la pioggia
Emons
Compralo su Compralo su Amazon

Di buon Grado.
Leggendo alcuni romanzi ho avuto come l’impressione di leggere la soluzione di un’equazione matematica. Sono così ben calibrati al punto che ogni elemento è al proprio posto, dove deve essere, ogni capitolo dura l’esatto numero di pagine, la trama presenta tutta le svolte necessarie e i personaggi sono sviluppati al millimetro, giusto per riuscire a intrufolarsi nelle simpatie del lettore.
Nulla di male nel ricreare la formula perfetta – ammesso che esista – per scalare le classifiche o fornire la sceneggiatura pronta al regista di successo. Infondo, chi non vorrebbe vedere tradotta la propria fatica creativa in fotogrammi, interpretata da attori famosissimi?
Talvolta il meccanismo è così nascosto che nemmeno il più grande pescatore riuscirebbe a prendere all’amo il pesce meccanico, altre volte, invece, scorre così vicino al pelo delle parole che non solo si riesce a vederlo ma si è anche disturbati dall’incessante e fastidioso ticchettio che emette per non morire affogato.
Poi ci sono quei romanzi che sguazzano in altre acque e puntano tutto sulle variabili per offrire una lettura avvolgente. Nel caso, mi riferisco a Grado sotto la pioggia di Andrea Nagele, scrittrice e psicoterapeuta austriaca. L’autrice dimostra di conoscere il rinomato centro turistico e le va riconosciuto il merito di offrirlo in una veste inedita, appesantito dall’ingombrante presenza del cielo grigio e molestato dalla incessante pioggia.
Si tratta del primo capitolo della serie dedicata al Commissario Maddalena Degrassi. Un giallo in cui l’indistinto e l’indeterminato sono gli ingredienti fondamentali che si riflettono nell’anima dei protagonisti, confondono la percezione della realtà e annacquano i legami tra causa ed effetto.
La sinossi: “È giugno a Grado, ma il cielo plumbeo che incombe lascia lontana quell’atmosfera leggera che una cittadina di mare dovrebbe avere d’estate. Franziska, una separazione dolorosa alle spalle, guarda verso il mare. Sotto una pioggia instancabile, nuota una ragazza dai lunghi capelli argentati, sembra una sirena. Anche Angiolina Maria la osserva dal suo terrazzo, e quando la vede scomparire tra le onde, avverte la polizia. Ma nessuno crede a una donna anziana che passa il tempo a dar battaglia a demoni e fantasmi.”
Interessante come gli autori stranieri riescano a cogliere gli aspetti più ombrosi di una nazione intrappolata nei cliché sole e mare.

Mirko Giacchetti

Potrebbero interessarti anche...