Ironia, umorismo e satira sono da sempre uno dei mezzi più efficaci per descrivere e colpire i difetti e le contraddizioni della società. L’apparente leggerezza di una risata può nascondere una critica feroce, abili giochi di parole, possono trasformarsi in staffilate feroci mascherate dal sorriso.
Il sense of humor è rivelatore di una profonda capacità critica, è una chiave di lettura che fa osservare le cose da un’angolazione differente inusuale, con comune. È come notare che il re è nudo, mentre la maggioranza lo vede agghindato in abiti sontuosi.
Muzzopappa possiede tutte queste doti e padroneggia le armi più affilate in circolazione usandole ancora una volta con abilità e scioltezza. Heidi è l’ennesima prova della sua bravura, ma… chi è Heidi?
Heidi, alias Chiara, è una giovane donna con una vita complicata: scout di presunti fenomeni per i programmi e i talent di dubbio gusto e qualità che popolano la nostra tv, ha un capo borioso e antipatico che rende la vita un inferno. Ha un padre, ex feroce critico letterario del Corriere, che soffre di demenza, crede di vivere sulle Alpi svizzere con Fiocco di Neve e che la scambia per Heidi . La vita di Chiara, già frenetica, subisce un duro colpo quando il padre viene buttato fuori dalla casa di riposo e lei si ritrova ad avere in casa il burbero e infantile genitore e a dover cercare qualcuno che le dia una mano per occuparsene. Come un raggio si sole ecco presentarsi il giovane e aitante Thomas, che il padre ovviamente scambia per Peter.
Una girandola di situazioni divertenti e paradossali raccontate attraverso gli occhi della protagonista, e che, dietro l’apparente “banalità”, nascondo problematiche comuni e attuali: il ritrovare un rapporto con un genitore in difficoltà, il lavoro, e la tendenza della televisione di oggi di trasformare il disagio, la malattia, e l’inadeguatezza in format di successo.
Se nel precedente “dente per dente” Muzzopappa ci aveva deliziato con le descrizione di assurdi capolavori esposti al museo, in Heidi da non perdere sono i provini dei casi umani in cerca di fama e visibilità.
In Heidi si ride e si sorride, sempre con garbo e intelligenza. Muzzopappa è sicuramente la penna più affilata, ironica e divertente in circolazione.
Heidi
Cristina Aicardi
