Heimaey – Ian Manook



Ian Manook
Heimaey
Fazi
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Vite diverse, apparentemente distanti l’una dall’altra, improvvisamente sono avviluppate in un destino comune. Kornelius un poliziotto islandese, Soulniz e la figlia Beckie, il giovane mozzo Galdur si trovano coinvolti in una incredibile caccia all’uomo dai risvolti inquietanti. Tutto comincia con il ritrovamento di un cadavere in una solfatara. Kornelius e Ida, il medico legale nonché sua amante, indagano sul mistero del corpo riemerso dai fanghi che presenta una strana caratteristica: è stato scuoiato dalla vita in giù. L’ipotesi è che l’assassino abbia voluto prepararsi dei necropant, ovvero una sorta di pantaloni con la pelle del morto da cui trarre energia secondo un’antica leggenda islandese. Kornelius ha anche un altro grosso problema da risolvere. La grave crisi economica che ha ridotto molti abitanti sul lastrico non ha risparmiato neppure lui, che ora deve un sacco di soldi a un usuraio lituano, Simonis, dai metodi alquanto spicci. Nel frattempo il francese Soulniz è appena atterrato in Islanda assieme alla quasi maggiorenne figlia Rebecca, Beckie, per un tour sull’onda dei ricordi. Nel 1973 infatti il giovane Soulniz era approdato nell’isola e aveva lavorato come volontario negli aiuti dopo una violenta eruzione. Il viaggio ha anche lo scopo di riappacificare padre e figlia dopo anni di mancata comunicazione seguiti al suicidio della moglie di Soulniz, la madre di Beckie. La vacanza però non comincia bene: strani messaggi vengono lasciati sul loro tragitto e sembrano far riferimenti a un tragico episodio avvenuto nel lontano ’73. Il giovane Galdur invece è nei guai. Ha sottratto due chili di cocaina a un’organizzazione malavitosa e causato indirettamente la morte del gemello Arnald imbarcato sulla nave che trasportava la droga. E così mentre il viaggio dei francesi si trasforma in un incubo Galdur e Beckie si incontrano e si innamorano creando un’ulteriore scia di problemi. Kornelius dovrà capire come riannodare tutte le fila e mettere ordine nell’intricata vicenda, nonché risolvere i personali affari economici e sentimentali.
L’Islanda terra di acqua e fuoco, di leggende e paesaggi incantati è la splendida cornice che avvolge il romanzo di Manook. Ci perdiamo nelle descrizioni degli immensi ghiacciai che si alternano a paesaggi lunari, faglie e fiumi ora gelidi ora bollenti tra torme di turisti innamorati di un paesaggio estremo. I protagonisti si stagliano con forza e tridimensionalità dalle pagine. Kornelius, definito come un gigantesco troll che nel tempo libero canta in una corale femminile come solista intonando con la sua voce possente l’antico canto islandese Krummavisur. Ida il medico legale affezionata a Kornelius quanto Botty la giovane collega poliziotta. E ancora Soulniz perso tra i ricordi e i sensi di colpa e la figlia Rebecca ribelle e in cerca di una propria strada. Il fragile Galdur, il furbo e violento Simonis e Anita, triste clown sconfitta dalla vita. E ultimi, ma non meno importanti, i corvi…

 

Cristina Bruno

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