Adele Colgada – I delitti di Monteverde



Adele Colgada
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“I delitti di Monteverde” , la prima indagine di Gerarda Greco

Un giallo leggero e divertente, ambientato nella Roma del quartiere Monteverde in un condominio dove si mette in scena la commedia umana, grazie a una gustosa galleria di personaggi descritti con vera maestria. Tra i vicini impiccioni e pettegoli, quelli con un che di sinistro, quelli originali e un po’ kitsch, quelli anziani e un po’ stralunati e un monsignore in odore di santità, ci scappa anche una morta, tale professoressa Gisella Sanfilippo che collezionava ogni libro o foglio di carta che raccoglieva in ogni dove, rischiando di far crollare il pavimento di casa sotto l’enorme peso.
Gerarda Greco vorrebbe trascorrere in pace la sua nuova libertà dal lavoro, nella nuova casa ereditata dalla zia buonanima, ma riesce a mettere il naso curioso in una vecchia storia, macchiata dal sangue di una giovane e bella artista, Adelaide Grazzini, cui sessant’anni prima qualcuno aveva spaccato la testa, proprio lì vicino, a un tiro di schioppo dal suo giardinetto. Così diventa l’informatrice, la complice, del commissario Bruno Laguardia, lucano quarantenne dall’aria stropicciata.
La nostra eroina riesce a mettere le mani su un quaderno di schizzi e di note scritte in codice (un po’ come faceva Leonardo da Vinci) dalla defunta pittrice e questo darà una svolta alla doppia indagine. Chi avrà avuto il movente e l’occasione per uccidere la Sanfilippo? Forse l’”Assassino delle pensionate”? E il cold case della Grazzini come finirà?
Un nuovo personaggio nel panorama del giallo italiano, Gerarda Greco, editor in pre-pensionamento e detective dilettante, e una coppia di scrittrici (Stefania Fabri e Giulia Caminito) che si celano sotto lo pseudonimo di Adele Colgada.
Un libro piacevole, percorso da ironia e battute spassose: unico difetto, a mio avviso, l’uso davvero spropositato di figure retoriche (metafore, analogie, similitudini, iperboli) che oltre a rallentare la lettura e il ritmo, sviano l’attenzione. Less is more.

Tiiana Viganò

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