I Frillini
L’editore genovese Frilli è ben noto agli appassionati per la collana di gialli e noir che ha lanciato numerosi autori, tra cui Morchio, Crapanzano, Cristina Rava e altri. Adesso ha deciso di portare misteri, crimini e indagini ad altezza di occhi di ragazzi con una nuova la collana, i “Frillini” (nomen omen), puntando su uno dei settori più in salute dell’editoria, quello della letteratura per l’infanzia. I primi quattro titoli si presentano come snelli volumetti di poco più di cento pagine con l’obiettivo di catturare immediatamente l’attenzione del giovane lettore e avvincerlo senza stancarlo e farlo scappare. Sono letture semplici con storie costruite intorno a protagonisti nei quali i lettori coetanei possono facilmente riconoscersi e proiettarsi. Il motore è sempre l’avventura. Gli autori conoscono bene le regole del genere, codificate fin da quello che è considerato il primo giallo per ragazzi, Emilio e i detective del tedesco Kästner (1929). Ovvero, un banda di amici scopre un segreto o un mistero o un delitto, i ragazzi non vengono creduti dagli adulti, disobbediscono ai divieti, indagano, corrono pericoli, infine risolvono il caso. In più, gli autori “frillini” aggiungono talora un tocco di horror o paranormale, ma alla fine l’avventura si conclude alla luce della realtà.
Nel primo e nel quarto titolo della serie (rispettivamente I gemelli Misteri e l’invasione zombie di R. Ballacchino e Il fantasma di Giada di L. Veroni) si affaccia un sospetto orrorifico nel corso delle indagini, ma la morale finale è: diffidate delle apparenze (e delle bufale). Mentre gli altri due (Il segreto di Forte Diamante di M. T. Valle e Lara e il diario nascosto di Cambiaso e Casazza) hanno uno sviluppo più ortodosso, senza sconfinamenti nel paranormale. Amici e amiche inseparabili o compagni/e in gita scolastica o durante le vacanze estive trovano uno scheletro o delle ossa e un vecchio diario che risvegliano pericolosi ricordi di guerra o credono di vedere lo spettro di un amico scomparso. Grazie alla curiosità, all’acume e al coraggio i giovani pervengono alla soluzione del mistero costringendo gli adulti diffidenti a ricredersi.