Il collezionista di bambini



stuart mac bride
Il collezionista di bambini
newton & compton
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Aberdeen, costa occidentale della Scozia. Nel bel mezzo di un gelido inverno, il sergente Logan Mc Rae, al rientro da una lunga convalescenza per una coltellata nello stomaco, č coinvolto nel caso di un assassino di bambini. Tenuto d’occhio dal calvo ispettore Insch, appassionato di pantomima e divoratore compulsivo di caramelle, ma con l’aiuto dell’agente Watson dalle belle gambe, McRae, ancora sofferente dei postumi della ferita, si destreggerŕ fra false piste e giornalisti intraprendenti, fino alla rivelazione ed al doveroso inseguimento finale.

E’ appena uscito in edizione economica questo romanzo, il primo di una serie dedicata al sergente McRae da Stuart MacBride, barbuto scrittore della Scozia profonda. Un poliziesco ben scritto, pur senza brillare per originalitŕ e senza sbalordire con colpi d’ala sconvolgenti. L’autore declina i canoni del genere creando personaggi simpatici inseriti in una trama avvincente. Contrariamente a quanto preteso dal risvolto di copertina, non c’č niente di estremo e certo non ci sono sevizie sconvolgenti o sgradevoli, anzi il libro non č affatto truce e si lascia leggere fino alla fine, come tutti gli inglesi.

Ciň che distingue il romanzo dalle innumerevoli versioni del “poliziotto tormentato contro psicopatico assassino di bambini”  č l’ambientazione: una Aberdeen gelida e inospitale, costantemente flagellata da una pioggia torrenziale e percossa da venti insopportabilmente freddi. L’autore č molto bravo nel trasmettere il disagio, la sgradevolezza degli elementi, la fatica della lotta quotidiana contro un clima orrendo e barbaro, talmente bravo che – forse sentendosi in colpa – nei ringraziamenti in calce al libro si premura di precisare che Aberdeen č molto migliore di come appare nelle pagine del romanzo.

donatella capizzi

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