Il detective selvaggio -Jonathan Lethem – Vincitore del Chandler Award al Noir In Festival



Jonathan Lethem
Il detective selvaggio -Jonathan Lethem – Vincitore del Chandler Award al Noir In Festival
La nave di Teseo
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Chi tra il soccorritore e il disperso viene salvato?
Mi presento, sono Capitan Ovvio e ho il superpotere di dire e chiedere solo cose risapute. Per quei quattro gatti che mi leggono – me la cavo bene anche con i luoghi comuni – la risposta è più scontata di un fondo di magazzino durante il Black Friday: il disperso.
Siete davvero sicuri che il soccorritore non possa essere salvato a sua volta?
Escludendo le persone vuote, quelle tutte buccia e zero polpa, incapaci di vedere la differenza tra salvare tutto il mondo o essere salvate, che per ritrovarsi hanno solo bisogno di incontrare la propria bella immagine in uno specchio o riconoscersi in un profilo ben curato e studiato di un qualunque social network, alcune azioni di soccorso possono essere un viaggio che Ulisse levati, con rotte cosi tortuose da far apparire quelle dell’eroe greco una crociera last minute. Chi parte alla ricerca di chi è scomparso dai radar ufficiali con una valigia piena di speranze e buoni propositi per riportare indietro qualcuno, potrebbe rendersi conto che si sposta con troppi bagagli.
Fuori dalla comfort zone cambiano esigenze e orizzonti, proporzioni e prospettive.
Una bella sorpresa scontrarsi con i propri limiti, scoprire che si è usciti da una gabbia e non ha alcun senso riportare dietro le sbarre chi è libero.
Il detective selvaggio di Jonathan Lethem è un romanzo a metà strada tra un diario di viaggi e un noir. Con un tono in bilico tra ironia e sarcasmo, Phoebe Siegler narra le vicende che la portano a ingaggiare il selvaggio detective Charles Heist per ritrovare Arabella, la figlia di una sua amica.
La protagonista è affetta da logorrea, le piace parlare, ma è un dettaglio che durante la lettura aiuta a sprofondare dentro a un mondo di homeless, ragazzi scappati da casa e il Mojave spartito da concessioni minerarie e conteso da Orsi e Conigli.
Non mancano le argomentazioni argute per fustigare la “civile” società americana e può rivelarsi un catalogo utile per arricchire il prontuario delle risposte spiazzanti.
Se lo schiavo della caverna di Platone avesse letto Il detective selvaggio, magari non avremmo avuto la filosofia ma solo un altro tizio in più abbronzato dal sole. Dato che lo leggiamo noi, potremmo iniziare a chiederci se è arrivato il momento di uscire dalla nostra piccola prigione e dall’ambizione di essere i Re o le Regine del giorno su facebook.
Ah, una cosa. Sono io Capitan Ovvio e vi intimo di lasciare a me quelle recensioni in cui qualunque romanzo è scritto con personaggi ben delineati, una trama ben congeniata ed è un pugno nello stomaco.
Lasciate che sia io a dipingere gli scrittori come una via di mezzo tra Muhammad Ali e Giovanni Muciaccia, lo storico presentatore di Art Attack. Neanche fossero tutti degli psicopatici che pestano a sangue e cospargono di colla vinilica il povero malcapitato che maneggia le loro storie.

Il trentaduesimo Raymond Chandler Award è stato vinto da Jonathan Lethem che la sera del 7 dicembre, a Como, ritirerà la copia in argento del famoso doblone Brasher, motore primo della terza avventura di Philip Marlowe (The High Window, del 1947, in italiano La finestra sul vuoto).

Cinema: il logo del Courmayeur Noir in Festival
Noir in Festival

Due saranno gli incontri con Jonathan Lethem
Como:
07/12/2019 h 21:00
IL DETECTIVE SELVAGGIO
di Jonathan Lethem
consegna del Chandler Award
Villa Olmo
presenta Sebastiano Triulzi

Milano:
08/12/2019 h 18:00
IL DETECTIVE SELVAGGIO
di Jonathan Lethem
Feltrinelli Piazza Duomo

Mirko Giacchetti

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