Michael Haller è un avvocato difensore e i suoi clienti sono quasi sempre colpevoli. Quando uno di questi,, rimesso in libertà a causa sua, uccide due persone, Haller perde definitivamente i contatti con la figlia e la ex moglie.
Il caso che gli hanno assegnato è quasi concluso, ovviamente si aspettava di rischiare di perdere, così si era messo d’accordo con il suo cliente affinché in aula lo aggredisse fingendo uno scoppio d’ira, così da far annullare tutto, e passare successivamente il caso alla sua socia e chiuderlo così in positivo.
Ed è proprio mentre sta uscendo dall’aula del tribunale dopo l’aggressione che riceve un SMS che gli cambierà la vita. La sua segretaria Lorna gli comunica che un cliente ha bisogno di lui, è stato arrestato per omicidio ma è innocente e questa volta lo è davvero.
Haller inizia subito a interessarsi al caso, ma la svolta sconvolgente è che la vittima era una sua cliente ed è stata lei a mandargli l’accusato.
Inizia così a indagare insieme a Lorna, a Cisco (l’investigatore), a Jennifer (la socia) e a Earl (l’autista), rischiando anche la vita.
Un romanzo che ci catapulta nel mondo giuridico, con una partenza molto lenta, anche rispetto i canoni che ci ha abituato Connelly, ma che dopo il primo quarto diventa frenetico, appassionante e coinvolgente, creando un’atmosfera da cardiopalma nel lettore.
Molto appropriato il titolo Il Dio della colpa che riprende il nomignolo usato per tutto il libro da Haller e dal suo ex tutore per indicare la giuria, essendo i giurati e soltanto loro alla fine a decidere chi è colpevole e chi innocente.
Descrizioni che sanno conquistare creando intorno al lettore le ambientazioni in cui si svolgono i fatti e rendendo i personaggi che si muovono in esse tridimensionali, grazie alla loro minuziosità.
Il linguaggio usato da Connelly è una via di mezzo tra il tecnico, usato esclusivamente in giurisprudenza, e il popolare in modo che anche il lettore meno esperto riesca a capire tutti gli avvenimenti e i discorsi che vengono fatti durante il processo.
Un romanzo che sa come conquistare e commuovere il lettore.
Micol Borzatta
