Il giorno mangia la notte – Silvia Bottani



Silvia Bottani
Il giorno mangia la notte
SEM
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“Il giorno mangia la notte” è un romanzo bellissimo. A fine anno, si accettano scommesse, sarà uno dei migliori tre usciti nel 2020. Oltre il genere noir, l’esordio della milanese Silvia Bottani, non a caso allieva del maestro Raul Montanari, è da poco arrivato sugli scaffali delle librerie grazie alla “Sem”: complimenti allo staff della casa editrice per il fiuto. L’autrice, che ambienta la storia nella città in cui vive e lavora, ci prende subito per mano emotivamente, raccontandoci un pezzo di periferia sghemba e dolcissima della metropoli lombarda. Tre i protagonisti, le cui vite finiscono per intrecciarsi dopo un incidente. Naima, giovane magrebina praticante di kickboxing e insegnante di sostegno, Giorgio, ex pubblicitario alcolista e ludopatico e suo figlio Stefano, avvocato alle prime armi e militante della nuova destra. La storia, di cui non anticipiamo nulla, scorre potente e sinuosa come il basso di Patrick Djivas in “Maestro della notte”. Naima, Giorgio e Stefano danno e prendono botte dalla vita. Ma ogni volta si rialzano. Dimostrando una maturità mica da poco nel maneggiare l’arte della scrittura, Bottani mescola culture, razze sentimenti in un affresco dei nostri tempi che fa invidia a romanzieri ben più navigati e reclamizzati dai giornaloni. Spesso, all’improvviso, arriva una piena di emozioni. Una scarica che spazza via regole, piani e abitudini dei tre protagonisti. E così anche i nostri passi prudenti scavati nella roccia, le nostre sicurezze fin lì inattaccabili, finiscono per franare. Imparata la lezione da Montanari, l’allieva prediletta prende le distanze dal maestro e quasi lo supera nel finale. Da far leggere nelle scuole. Colonna sonora per leggere l’esordio della Bottani “Random Desire” di Greg Dulli. Voto al romanzo: 9.

Alessandro Garavaldi

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