Il giorno più buio



Brian Freeman
Il giorno più buio
Piemme
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La città di Duluth è in fermento per l’avvenimento più importante e atteso dell’anno: la maratona. Fra gli spettatori c’è anche il detective Stride, accorso per dare sostegno alla moglie Serena. Stride è anche lì per motivi professionali: accertarsi che tutto vada per il meglio. La segnalazione della presenza di uno zaino sospetto dà il via a una serie di tragici eventi, che cambieranno per sempre le esistenze di molti.
Con Il giorno più buio l’autore affronta uno dei temi più attuali e scottanti: la presenza dei musulmani nel mondo occidentale. Freeman si sofferma, in particolare, sulle difficoltà dell’integrazione, dovute, da un lato, all’esistenza di elementi “estremizzati” e “radicalizzati”, dall’altro a demagoghi che portano avanti idee razziste e islamofobe, contribuendo a rendere ancora più incandescente il clima. Tale figura è incarnata, nel romanzo, dal personaggio di Dawn Basch, una donna che alimenta il fuoco con i suoi tweet provocatori. La paura del “diverso” è al centro della narrazione e porta a commettere errori e gesti inconsulti di cui, spesso, restano vittime poveri innocenti. Parallelamente, si sviluppa un altro filone d’indagine, grazie alle intuizioni di Stride e Serena. Questi ultimi hanno dato una svolta alla loro vita privata, sposandosi e decidendo di ospitare Cat, una ragazza difficile. Come sovente accade nei romanzi di Freeman, il finale è una corsa contro il tempo, accompagnata, stavolta, da un messaggio di perdono e di speranza.

Massimo Ricciuti

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