Il testamento del papa



Giulio Leoni
Il testamento del papa
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Giulio Leoni è Giulio Leoni e, con lui, verve e fantasia non si smentiscono mai. Due storie per Il testamento del Papa che fanno da scenario, ma anche da trait d’union e da campo di battaglia per un’ideale tenzone tra i loro protagonisti. Un attacco bruciante, con una Roma nel 999 allo scoccare del millennio che vive gli ultimi fuochi dell’alto medioevo, mentre i predicatori arringano il popolo e annunciano la fine del mondo. E proprio il 999, che vide l’ascesa al soglio di un grande scienziato, serve a Leoni per portare sulla scena il primo protagonista della storia, Silvestro II, al secolo Gerberto d’Aurillac, il religioso dotto ma profondamente umano, imposto come papa dalla possanza dell’esercito del giovane imperatore Ottone. Ma, subito dopo, come contraltare, nel 1928 ma sempre a Roma, una città permeata e guastata dalla sguaiata epoca imperiale del ventennio fascista, fa a scendere in campo il secondo protagonista, il giovane e disincantato Cesare Marni, eroe di guerra, ex tenente dei legionari riciclatosi ad architetto disoccupato e costretto a farsi antiquario in via de’ Coronari. Ma dimenticavo la magia e voila! I protagonisti diventano tre. Sissignori, la magia che illude e domina la storia. E con un colpo di bacchetta magica: una terribile spia tedesca, nome di battaglia lo Spettro, creduta morta durante la guerra, ricompare miracolosamente. Deve portare a termine una missione. Tutto il servizio segreto inglese è sulle sue tracce. Tutti ignorano la sua identità. Nessuno conosce il suo vero volto? Un operaio romano mostra a Marni una foto che raffigura una statua d’oro, che pare un reliquario. Vuole una stima del valore… È questa la magia o quella tanto fantastica da sembrare impossibile, della straordinaria Zirka? I suoi mirabolanti trucchi eseguiti a teatro, fanno infuriare l’esimio professor Venantini che assiste allo spettacolo accompagnato della deliziosa figlia Marcella. Ma danno modo a Venantini di vedere la fotografia in mano a Marni… Di narrargli l’incredibile storia di Silvestro II, il papa stregone, del suo testamento con il segreto del tesoro di Augusto racchiuso da una statua parlante, e di scatenare la sua curiosità. Ma l’operaio che gli aveva portato la fotografia viene ripescato annegato nel Tevere e il servizio segreto fascista vuole sapere perché, prima di morire, fosse andato a trovare l’architetto/antiquario. Quale spaventoso segreto legato alla statua d’oro, il meraviglioso automa concepito dal sapere del papa mago, nascondono il conte Dasmondi e la sua misteriosa setta segreta? Cesare Marni, nonostante la diffida della polizia, deve e vuol sapere. Con l’aiuto di Marcella Venantini, indaga, affronta l’avventura e parte in caccia, in sella a un tandem lanciato a rompicollo per le discese romane. Pericoli e cadaveri, che non mancheranno, non fermeranno il più scatenato inseguimento in terra e in cielo alla James Bond. Ma a chi appartiene l’armoniosa voce femminile che interferisce con le trasmissione dell’EIAR? Potrà una vecchia mappa catastale far risolvere il mistero? Siamo di fronte a una cospirazione contro il fascismo? Oppure? Quasi mille anni prima un grande scienziato s’illudeva di salvare il mondo dal suo futuro ma invano! I tanti secoli trascorsi hanno azzerato la memoria del passato. Non si può e non si deve giocare con la vita, ma neppure la tremenda premonizione di una guerra riuscirà a fermare la superbia umana. Quanto tempo sarà concesso ancora?

patrizia debicke

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