In clandestinità

Mr Pall incontra Mr Mall ovvero lo scontro tra due amici e sfidanti: il cantautore Vinicio Capossela contro Vincenzo Costantino alias Cinaski ispiratore di alcuni brani del cantautore come L’affondamento del Cinastic, nonché gestore per ben 8 anni di un caffè noto agli artisti a San Giuliano Milanese.
Nei quindici round del libro, i nostri compagni di sbronze si raccontano, si consolano e ripensano ad alcune fasi importanti della loro amicizia. Un ring metaforico ospita i due pugili sentimentali, quello della scrittura a quattro mani o a quattro guantoni e della vita vissuta fatta di ricordi, sogni infranti, nottate insonni perse tra i fumi dell’alcool.
Sullo sfondo Bukowsky, Céline, Kerouac e le nebbie di Milano, l’hinterland delle periferie, ma anche Torino e un concerto di Diamanda Galas da vedere. I due amici indivisibili, come i due noti nomi sul pacchetto di sigarette, raccolgono intanto materiali per reading e canzoni. Ed è lo stato di clandestinità il filo rosso che li lega in modo indissolubile (per Capossela sarà anche il titolo di un brano contenuto nell’ultimo album Da solo), in generale si tratta di una condizione dell’anima che oltre ad incarnarsi nella saudade malinconica degli emigranti riflette più che altro lo stato di chi è fuori dagli schemi e preferisce le stanze di un albergo da quattro soldi ad una vita normale in una casa con moglie e figli. E’ la clandestinità il momento in cui tutto è stato perduto, svuotato, e non si è più uguali a prima, dove forse l’unica possibilità per esistere ancora è “Costruirsi un labirinto/un recinto, una prigione/per uscirsene di notte e poter scappare fuori”.

Le perdite subite, le storie d’amore fallite, l’attesa meridionale dei sogni, è questo il bagaglio di vita vissuta che i due autori portano con sé tra le pagine del libro. Partendo da Milano inizia anche il loro viaggio per le cento città, ogni mercoledì un posto diverso lungo la via Emilia ma anche verso le calde terre del sud territorio pieno di ricordi familiari per entrambi. Alla fine il lancio dell’asciugamano al lettore, gettare via la spugna è l’inizio di una rivincita, di sfida verso il proprio passato un modo per buttare sul tappeto tutta quella massa di vita racchiusa nelle canzoni caposseliane e nelle parole inghiottite dell’amico Cinasky.

arianna cameli

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