Indipendenza – Javier Cercas



Javier Cercas
Indipendenza
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Protagonista di quest’ultimo romanzo di Javier Cercas è Melchor Marìn, che avevamo già incontrato in “Terra alta”, il romanzo precedente di Cercas. Qui è ancora sofferente per la morte della moglie Olga, e infuriato per non essere ancora riuscito a scoprire gli assassini di sua madre.

Viene richiamato dai suoi amici dei Mossos d’Esquada a Barcellona per risolvere un caso molto difficile. Melchor è giudicato da tutti un eroe per un suo gesto quasi involontario avvenuto nel passao, tanto che lo scrittore Javier Cercas ha scritto il libro “Terra alta” su di lui. L’autore citerà spesso il suo libro precedente, come a far credere che tutti l’abbiano letto tranne il protagonista. 

A ogni modo Melchor non vorrebbe lasciare la Terra Alta, ma alla fine si lascia convincere e parte per Barcellona con la figlia Cosette. La ragazza ha preso il nome della figlia di Jean Valjean, il protagonista de “I miserabili”, che è la Bibbia di Melchor. Arrivato a Barcellona, Melchor scopre che un ristretto gruppo di poliziotti, lui compreso, deve indagare su un ricatto ai danni della sindaca. Quest’ultima deve pagare 300.000 euro o verrà diffuso un suo video molto compromettente. In realtà il video risale ai tempi in cui la sindaca predicava, e praticava, l’amore libero. Tuttavia la donna è terrorizzata dal possibile scandalo, ha già pagato trecentomila euro ma il video non gli è stato restituito.

L’indagine non sarà per niente facile, anche perché Melchor dovrà affondare le mani nella vita politica di Barcellona, fra doppiogiochisti, corrotti e burattinai vari. Molto interessante è la disamina che Javier Cercas compie sui politici che chiedono l’autonomia, così come su quelli, come la sindaca, che erano a favore degli immigrati per poi diventare xenofobi dopo essere saliti al potere. E’ una fotografia della politica spagnola che riecheggia molto la politica italiana, politici corrotti a parte…

Melchor riuscirà comunque a risolvere l’intricata vicenda. Colpi di scena e adrenalina non mancano, Cercas sa essere un ottimo scrittore di genere, e mi ha stupito visto che io l’avevo ammirato  ne “L’impostore”, un libro di tutt’altro stile. In fondo anche questo romanzo è la storia d’impostori, personaggi che, caduta la maschera, rivelano il cinismo e la freddezza con le quali maneggiano la cosa pubblica. 

Un bel romanzo giallo, adatto anche a chi non è particolarmente interessato alle vicende della politica spagnola.

Raffaella Bianchi

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