La cattedrale dei Vangeli perduti



Fabio Delizzos
La cattedrale dei Vangeli perduti
Newton Compton
Compralo su Compralo su Amazon

Roma, dicembre 1564. Nella Roma tardo rinascimentale – si è chiuso il Concilio di Trento e cominciano a intuirsi gli spauracchi della Controriforma . Papa Pio IV deve difendersi da nemici interni ed esterni al Vaticano ma soprattutto dal presunto ritrovamento di antichi manoscritti su pergamene che, se fossero veri, metterebbero a rischio non solo il soglio pontificio dell’erede di Pietro ma l’intera storia del Cristianesimo e il futuro della Chiesa cattolica. A vegliare su sua Santità c’è Raphael Dardo, guardia personale del Papa e agente segreto del duca Cosimo I de’ Medici, al quale il suo signore ha affidato la difficile missione di combattere i potenziali nemici e proteggere la vita di Pio IV (al secolo Giovanni de’ Medici di Marignano che pur non imparentato direttamente con il signore di Firenze, gode dell’avvallo della potente consorteria familiare fiorentina). E proprio il presunto ritrovamento di antichi documenti risalenti al primordi del cristianesimo prelude a una mostruosa congiura. In Vaticano qualcuno di intoccabile e molto potente sta tramando per uccidere il Papa. Ma se la delazione di uno dei cospiratori, il cavalier Pelliccione, ha permesso di arrestare e mettere in carcere alcuni dei congiurati, altri tra loro sono ancora a piede libero e molti dei loro complici vengono eliminati uno dopo l’altro, secondo un macabro ordine vergato in una lista. Da chi? Da un misterioso assassino che si nasconde sotto una tonaca da religioso e che traccia una croce di sangue sulla fronte delle sue vittime. E l’orrida scia di morte conduce a un pericoloso segreto custodito nel ventre delle antiche catacombe della capitale. Perché e dove? Bisogna indagare. E quindi Raphael Dardo, mentre deve continuare a guardare le spalle al pontefice, dovrebbe anche riuscire a fermare “l’assassino delle croci”, scoprire chi è il burattinaio che muove i fili della congiura e cosa mai si cela dietro lo spauracchio degli antichi documenti legati alla fede. E dovrà farlo con solo l’aiuto della sua pupilla Sara, giovane e abile pittrice ma che conosce le arti del combattimento, di Giusto Leccacorvo, un ex capo dei birri in pensione, e del famoso monaco scienziato e archeologo Onofrio Panvinio. Una rischiosa missione la loro, che li porterà a investigare tra cavatori di tesori, maghi, profeti eretici, che si rifanno ad antichi culti legati a insegnamenti gnostici, nobili gravati di debiti e potentissimi cardinali. Lui e i suoi pochi collaboratori dovranno barcamenarsi tra i più alti piani del potere temporale fino alle labirintiche profondità delle catacombe paleocristiane. Perché proprio quei dimenticati cunicoli rinchiudono nelle loro tortuose viscere qualcosa di estremamente prezioso e pericoloso, qualcosa di cui tutti vorrebbero impossessarsi. Ma cosa avevano trovato i congiurati e quale spaventoso segreto è celato nei manoscritti delle catacombe? Raphael Dardo dovrà destreggiarsi tra vangeli protocristiani, lettere attribuibili all’apostolo Pietro, le false e demoniache credenze dei Cainiti che professavano il male, assassini spietati e anche il rapimento di Ariel (  sono curiosa: quello nominato da Isaia, 29° capitolo della Bibbia, piuttosto che il folletto di La tempesta di Shakespeare?), il suo figlioletto di cinque anni. Riuscirà ad avere la meglio sugli spietati killer manovrati dall’altro e i tanti nemici sempre più occulti che intendono fermarlo? La cattedrale dei Vangeli perduti è un thriller piacevolmente picaresco che distilla suspense e tenebrose atmosfere storiche di una congiura rinascimentale, tra descrizioni di armi antiche, efficaci ambientazioni in taverne romane del ’500, muovendosi con abilità tra i corridoi vaticani e i più sporchi quartieri romani, ricetto della feccia cittadina.

*Il romanzo si basa su un solido fatto storico. Nel 1565, infatti, fu veramente sventata una cospirazione contro il pontefice Pio IV.Sul finire del 1564 i conti Antonio Canossa e Taddeo Manfredi, il cavalier Giangiacomo Pelliccione, Benedetto Accolti (figlio illegittimo del cardinale Pietro Accolti), il nipote di costui Giulio, Prospero Pittori e Giovanni da Norcia (servitori del conte Manfredi), ordirono una congiura allo scopo di assassinare il pontefice. Riunitisi in un palazzo nel rione di Borgo, adiacente la chiesa di San Lorenzo in Piscibus, la notte del 6 novembre, l’indomani si recarono in udienza dal papa nella stanza della Segnatura, armati di spade e pugnali, ma per qualche motivo non riuscirono a concretizzare l’atto. Nelle settimane successive i congiurati richiesero nuovamente udienza da Pio IV, riuscendo poi ad ottenere di essere ricevuti per il 14 dicembre. La notte precedente, tuttavia, il cavalier Pelliccione si recò presso gli appartamenti papali, riuscendo dopo molte insistenze a farsi ammettere alla presenza del papa, cui rivelò l’esistenza della congiura. La mattina del 14 dicembre i birri pontifici fecero irruzione al palazzo del conte Manfredi, ove i congiurati stavano dormendo, riuscendo ad arrestarli tutti tranne il conte Canossa, che sarà fermato quattro giorni dopo in casa di una prostituta. Dopo interrogatori, torture e un processo durato oltre un mese, il 18 gennaio fu emessa la sentenza: Canossa, Manfredi e Benedetto Accolti furono condannati a morte, il Pelliccione esiliato e tutti gli altri prosciolti.

Fabio Delizzos: nato a Torino nel 1969, è cresciuto in Sardegna e vive a Roma. Laureato in Filosofia, creativo pubblicitario, con la Newton Compton ha pubblicato con successo i romanzi La setta degli alchimisti; La cattedrale dell’Anticristo; La loggia nera dei veggenti; La stanza segreta del papa; Il libro segreto del Graal; Il collezionista di quadri perduti, Il cacciatore di libri proibiti e La cattedrale dei vangeli perduti. I suoi romanzi sono stati tradotti in diversi paesi.

Patrizia Debicke

Potrebbero interessarti anche...