L’arrivo dei nuovi vicini Gav e Lou cambia la vita di Sara. I due sono artisti , una coppia diversa, originale, eccentrica e di colpo la tranquilla vita borghese che Sara e Neil stavano vivendo perde di ogni attrattiva, apparendo scialba e monotona. Il rapporto tra le due coppie diventa esclusivo, tagliando fuori le precedenti amicizie che in confronto sembrano sciatte e inutili, inquadrate in una normalità senza lampi di originalità. Sara è la prima a cadere in questa spirale di fascinazione assoluta, costruita anche con una buona dose di invidia e gelosia per una vita cosi diversa, fuori dagli schemi e creativa.
La vita vivida e tridimensionale che Sara vorrebbe è quella che riesce ad avere trascorrendo più tempo possibile con i nuovi amici. Sembra quasi che i due eccentrici vicini siano riusciti a fare un incantesimo, soggiogando Sara e Neil a loro in modo morboso, totalizzante.
Più Sara passa il tempo con loro, più sente crescere l’insoddisfazione per la sua vita, desiderando di cambiarla, di lasciarsi andare, di dare sfogo ai sogni e ai desideri messi in un angolo da troppo tempo. Presto però Lou e Gav cominceranno a esigere troppo da Sara e Neil e il rapporto comincerà a mostrare le prime insanabili crepe.
La coppia del numero 9 non è un giallo in senso classico, infatti non c’è nulla da scoprire, è piuttosto la descrizione della parabola di un’amicizia che da esclusiva e appagante diventa tossica, velenosa, infestante.
La coppia del numero 9 è una lunga riflessione sui rapporti impari, sul desiderio di conoscere e frequentare i tipi giusti, sulla necessità di porre un limite, un confine da non oltrepassare e, come dice la stessa autrice nei commenti finali, la domanda se gli artisti, in nome della propria originalità, possano giocare secondo regole diverse da tutti gli altri.
La coppia del nr 9
Cristina Aicardi
