La fabbrica delle stelle



Gaetano Savatteri
La fabbrica delle stelle
Sellerio
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Dopo aver perso il lavoro di portavoce di un sottosegretario al Viminale, è tornato in Sicilia, a Makari, nella casa di villeggiatura dei genitori. Giornalista senza testata e scrittore in cerca di successo duraturo, con un conto in banca tendente al profondo rosso,affetto probabilmente dalla sindrome di Peter Pan, Lamanna coltiva il sogno, o l’illusione, di lasciare l’Italia e andare a Formentera a vendere granite siciliane.
A questo scopo ha scaricato una app gratuita, Teresita, per imparare lo spagnolo. Solo che questa app pare vivere di vita propria e trasformarsi spesso e volentieri nella coscienza di Lamanna, smascherando i suoi veri pensieri e stati d’animo.
A Makàri Saverio, ritrova anche Piccionello, vecchio amico di famiglia, perennemente in mutande e infradito.Tanto improbabile quanto realistico, Piccionello è un personaggio che ricorda le vecchie macchiette e i caratteristi del cinema ma che, armato di sana praticità e antica e semplice saggezza popolare, si rivela una figura essenziale per Lamanna e soprattutto per il romanzo, facendo spesso da deus ex machina, da risolutore dei più grandi impicci. E proprio in questa accoppiata si trova la forza della storia. Storia che vede i nostri due catapultati a Venezia, durante la mostra del cinema, alle prese con un omicidio. Lamanna affronterà questo mondo di finzione, vanagloria e banalità travestita di originalità, armato del suo cinismo, del suo sarcasmo e delle sue battute dissacranti. Piccionello invece,con la sua semplicità e genuinità, risulterà il personaggio più originale e vero di tutto il red carpet.
Il libro è pieno di citazioni di libri, poesie e canzoni ad uso e consumo di un’ironia pungente e irriverente. La trama gialla è invero deboluccia, ma probabilmente questa non era lo scopo del libro, ma il mezzo. I due personaggi però sono forti, fortissimi; la scrittura salace e il risultato divertente.
Te gustó el libro ?
Sì, Teresita, me gustò.
Y porque te gustò?
Porque lo lei sonriendo.

Cristina Aicardi

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