La formula segreta delle SS



Paolo di Reda e Flavia Ermetes
La formula segreta delle SS
Newton Compton
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Tante cose, tanti personaggi e storie in parallelo, ma in un continuo saltellare avanti indietro con la macchina del tempo o serial flash back, se preferite, che spiazza un po’ il lettore, per un romanzo che brilla all’avvio ma andando avanti, a mio vedere, si perde un po’ per strada. Mi è venuto anche un dubbio: troppa carne al fuoco o tagli dove non si doveva. Comunque sia, non ci danno tutta l’adrenalina che hanno promesso. E in cambio invece un mucchio di fantascientifica roba terribile che qualcuno dei cattivi mette nelle vene della gente! E peccato perché la scrittura sarebbe scenografica e la fiction c’era ma, forse un eccesso di scrupolo, di conoscenza e di cultura ha portato gli autori a calcare troppo sull’aspetto storico, scientifico, filosofico e religioso a scapito delle fluidità della narrazione. OK la precisione, i particolari, ma senza esagerare. Fanno girare la testa. Se ce la fate a tenermi dietro, provo a darvi qualche dritta. Si comincia con il 1935 in avanti. Personaggi e interpreti: dottor Siebeln, ricercatore emerito, omeopata, medico curante di Heinrich Himmler, il buono che di lascia coinvolgere nel giochetto dell’Ordine Sole Nero (dodici iniziati, anelli con teschi, rune e vampiresche bevutine del sangue di Hitler) dal suo paziente e da Georg von Hessel, professore di storia della scienza. Ma di fronte alla loro follia, rinsavisce ed emigra in Argentina. Non mi spaventano i revival nazisti. Himmler era quello che era, un maniaco imbevuto di esoterismo, tutto il nazional socialismo fu basato su strane ideologie filosofeggianti, al limite del tragicomico e, su questo, lo riconosco, neanche gli autori hanno dubbi. Ma torniamo a noi. Zac! e la macchina del tempo ci porta nel 2012 dentro l’automobile della giovane e simpatica tassista Ilaria che – vedi la jella? – carica uno strano personaggio che le commissiona il recapito a domicilio per una scienziata tedesca. Ma quel CD, che trascrive una formula del fisico Ettore Majorana, si rivela peggio di una bomba inesplosa e in breve tempo provoca una catena di delitti ai quali, invano, tentano di porre rimedio, la detta Ilaria, Gabriele, un giornalista sognatore e un bravo e disponibile ispettore di polizia suo amico. Si risale sulla macchina del tempo e stavolta nel 1937/38? in accoppiata incontriamo il prof. Georg von Hessel e Ettore Majorana, sissignori proprio lui, alla caccia di streghe, no chiarisco, alla caccia dei misteri degli alchemici esperimenti del famoso Raimondo di Sangro, principe di Sansevero e le sue terribili macchine anatomiche… Ma von Hessel ha fatto il passo più lungo della gamba. Ahi! Ahi! Majorana, si spaventa, si allontana e concorda con i servizi segreti inglesi la sua sparizione dal traghetto per Messina. Non è morto, dov’è finito? Sorpresa! Risaliamo sulla macchina del tempo per tornare nel 2012, mentre prosegue la carneficina, pianificata dai seguaci di Himmler dei giorni nostri… Vi basta? Sono buona e vi dico che la tecnica di trasformare il corpo di un uomo in plastica si chiama “plastinazione”. Sarà questo il terribile segreto per arrivare a quello che da sempre è il sogno di tutti gli uomini, nazisti in prima linea. All’immortalità?

patrizia debicke

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