Per la gloria dell’impero



Simon Scarrow
Per la gloria dell’impero
Newton Compton
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Britannia, 52 d.C., 1° secolo d.C. La brutta stagione avanza e le tribù occidentali guidate dai druidi sono in fermento pronte a schierarsi….
Per la gloria dell’impero (titolo originale Britannia) è l’ultimo dei romanzi di Simon Scarrow con per protagonisti i principali personaggi della sua serie britannica: il Prefetto Catone e il Centurione Macrone ora di stanza in un forte della parte settentrionale, in piena zona di confine della nuova provincia romana appena conquistata dall’imperatore Claudio. Per chi non sapesse, quella che oggi è il Galles.
Catone, al comando del famoso contingente delle Seconda Coorte Tracia di cavalleria “Corvi Sanguinari”, ha ai suoi ordini anche i legionari del piccolo forte di frontiera e la sua coorte ausiliaria, truppe in parti montate, le altre impiegate al servizio come fanteria, perché al momento, non ci sono abbastanza cavalli e animali da soma per rifornire tutto l’esercito.
Mentre il prefetto e il suo centurione sono fuori con la pattuglia per un’esplorazione del territorio, scoprono che numerosi guerrieri Deceangli, guidati dai druidi, le diaboliche anime delle resistenza locale, si stanno radunando in un grosso presidio, con evidenti intenzioni bellicose.
Senza farsi notare, decidono di tornare indietro e trasmettere l’informazioni alla Legione romana di stanza a Mediolanum, la base romana. Purtroppo per strada Macrone viene colpito alla coscia dalla freccia scagliata da un ragazzo e quella grave ferita lo renderà invalido per diverse settimane.
Un mese dopo, il legato Quintato, al comando della XX Legione, un politico più che un soldato, che cova forti ambizioni di gloria e carriera, e che ha ricevuto anche da altre fonti militari conferme sugli spostamenti dei nativi, decide di sferrare un immediato attacco ai britanni, distruggendo tutti i Druidi sull’isola di Mona (Anglesey), dimora spirituale del druidismo. Una grande vittoria gli consentirebbe di sottomettere tutte le principali tribù native che contrastano l’ espansione dell’Impero Romano. Ma per mettere in atto il suo piano, per il quale pretende l’appoggio di Catone e dei suoi uomini, ricorrendo anche al ricatto, Quintato deve sfruttare il breve periodo di interregno dopo la morte del governatore Ostorio e la nomina di un nuovo rappresentante ufficiale dell’impero.
Macrone, ancora in convalescenza, verrà lasciato a proteggere il forte dalle incursioni nemiche con un distaccamento raccogliticcio dell’VIII Corte illirica mentre Catone e i suoi uomini, partendo da Mediolanum, formeranno l’avanguardia delle truppe di Quintato,  muovendo attraverso le montagne. Ma il percorso è funestato da gelide piogge, tempeste di neve e pericolose scaramucce dei nativi.
Nel frattempo però gli esploratori di Macrone gli riferiscono del movimento di migliaia di britanni in marcia… È possibile che il governatore Quintato abbia sottovalutato il nemico? Se i druidi stessero progettando un agguato fatale per i romani, anche Catone e i suoi uomini saranno stritolati nella morsa.
Macrone  non può star fermo ad aspettare e con un manipolo di legionari tenterà di raggiungerli per fare rapporto…
Questo accurato romanzo storico militare di Simon Scarrow  come sempre, di  gran livello per l’efficace e dettagliata ricostruzione ambientale, è il quattordicesimo della serie da lui scritta sulla grande epopea dell’impero romano, di cui gran parte è collocata in Britannia (oggi Gran Bretagna) e liberamente ispirato a scontri e vicende realmente accaduti.
Testo scorrevole da leggere (che piacerà sicuramente ai teorici di battaglie) e non troppo lungo, senza complicati flash back e invece con accurate planimetrie del terreno che facilitano molto la comprensione al lettore.

 

 

Patrizia Debicke

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