La lampada di Aladino

Tempo fa su un noto mensile, tra le storie di coppie di scrittori famosi, era raccontata anche quella tra Carmen Yanez e Louis Sepulveda. “So tutto di lei, ma lo dimentico per il piacere di tornare a conoscerla, verità su verità, dubbio su dubbio, certezza su certezza e timore su timore.” La loro tormentata storia d’amore, fatta di incontri e allontanamenti, esilio e ricongiungimento in terra straniera, è raccontata ne Le cose dell’amore, perla del suo nuovo libro, La lampada di Aladino. Dodici autobiografici, autentici ed eleganti racconti. Dal suo preferito, L’Albero, unico sopravvissuto in un bosco abbattuto, perché, come ha dichiarato in un’intervista, “narra una situazione e una forma di vita vicina alla mia”, all’enigmatico Caffè Miramare, dedicato alla memoria dello scrittore egiziano Nagib Mahfuz. Passando per il malinconico e poetico, Cena con poeti morti, dedicato a Hugo Araya, Francisco Melo Santos e Roberto Contreras Lobos, pervaso dalla consapevolezza che “gli amici ci muoiono, una forza atroce ci mutila della loro compagnia e poi dobbiamo continuare a vivere con quei vuoti nelle ossa”. Fino al consolatorio inno alla vita e all’ostinazione di vivere, percorrendo la strada illuminata solo dalla Fioca fiammella della fortuna.

francesca colletti

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